Ancora poche camere libere. “Ma a questo punto – annuncia Monica Soranzo, presidente degli albergatori di Padova Hotels Ascom – speriamo di occupare anche quelle”.
E’ una Pasqua 2018 da quasi “tutto esaurito” quella che si prospetta per il turismo di Padova città (meno bene invece nel resto del territorio provinciale non termale), perfettamente in linea con le previsioni avanzate da Federalberghi Confcommercio che ha quantificato un aumento del 2,4% dei turisti su base nazionale rispetto alla Pasqua di un anno fa.
La stessa previsione, peraltro, individua proprio le città d’arte quale meta più “gettonata” con un 32,6% di quei 10 milioni e 100mila italiani che si sposteranno per le vacanze pasquali, rispetto al 26,2% che andrà al mare, il 20,8% che privilegerà la montagna ancora innevata e percentuali più basse, ma pur sempre significative, ad esempio per le terme, come confermano anche gli operatori di Abano e Montegrotto. .
“Che Padova stia entrando in un “giro” di località che meritano di essere visitate – continua Soranzo – è un segnale che fa ben sperare per il futuro anche se, va detto con chiarezza, non possono essere solo le feste comandate a far da traino, ma servono eventi in grado di implementare quella percentuale di occupazione camere che, al momento, non è certamente soddisfacente per i bilanci delle nostre strutture gravati anche da prezzi decisamente non remunerativi”.
Eventi sul tipo della mostra di Mirò che, in questi giorni, rappresenta una buona scusa per scegliere Padova come località da visitare accanto, ovviamente, agli Scrovegni, al Santo, al Palazzo della Ragione, all’Università, all’Orto Botanico, al Pedrocchi, ecc. che rappresentano pur sempre il biglietto da visita di Padova.
“Uno straordinario biglietto da visita – conferma il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – che merita di essere valorizzato in una prospettiva di aumento dei flussi turistici sinergico rispetto al comparto commerciale che da un turismo di qualità trova occasioni per confermarsi ribadendo così la grande tradizione commerciale padovana”.
E che Padova stia salendo nel ranking delle località più apprezzate, lo confermano anche le molte richieste di visite guidate (in questo periodo primaverile) da parte delle scuole di quasi tutte le regioni italiane (comprese quelle del sud) e persino dall’estero.
“Al servizio gestito dall’Ascom – spiega la presidente delle guide turistiche, Rossana Comida – giungono ogni giorno richieste da parte di scuole, come si diceva un tempo, “di ogni ordine e grado”, compresi istituti di alta formazione che scelgono Padova per la grande varietà di proposte culturali e ambientali”.
“In effetti – conclude il presidente Bertin – è difficile trovare in un unico territorio tante e tali proposte per un turismo di qualità. Padova, infatti, è turismo religioso, è turismo storico-culturale, è turismo fluviale, collinare, termale, congressuale e, voglio sperare, anche “sportivo” se, come tutti ci auguriamo, il Padova potrà salire nella serie cadetta al pari del Cittadella, magari, per entrambe, nella prospettiva di un salto nella massima serie”.
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