Questa mattina è stata convocata a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Veneto, la Seconda Commissione Consiliare. All’ordine del giorno l’esame dei Progetti di Legge n. 143 e 217 “Norme per la riorganizzazione e la razionalizzazione dei Parchi Regionali“.
Un contributo determinante al Testo lo hanno voluto proporre i sindaci che oggi sono stati ricevuti in audizione. In delegazione erano presenti i sindaci Roberta Gallana di Este, Luca Callegaro di Arquà, Riccardo Masin di Galzignano, Filippo Legnaro di Torreglia e l’assessore Matteo Turetta di Teolo (nella foto).
“Abbiamo voluto porre l’attenzione su tre questioni principali – spiegano i sindaci – e su queste abbiamo proposto un testo emendativo sottoscritto dalle municipalità di Este, Arquà Petrarca, Cinto Euganeo, Galzignano, Cervarese, Lozzo, Vo’, Teolo e Torreglia”.
“Innanzitutto la nuova riforma non può prescindere dal territorio, e quindi nella nuova governance dei Parchi deve essere garantita maggior rappresentatività alle realtà istituzionali e socio-economiche locali. Rispetto alla proposta attualmente in discussione infatti, dove nel Consiglio Direttivo siederebbe 1 solo sindaco, abbiamo chiesto che i 5 componenti siano: 3 sindaci, 1 rappresentante delle associazioni di categoria agricola, e 1 esperto (art. 5)”. Tra le modifiche proposte anche il taglio del gettone di presenza: “Ai componenti della comunità non spetta alcuna indennità e/o gettone” (art. 4).
“Altro aspetto fondamentale, le funzioni attribuite (art. 2). E’ necessario che la tutela paesaggistica sia data in gestione al nuovo Parco. Questo garantirebbe omogeneità di visione su un tema che riguarda un territorio che deve essere inteso unitariamente; non si può cadere nell’equivoco che diversi comuni abbiano linee programmatorie disomogenee in tema di tutela ambientale e paesaggistica. Il Parco è la sede preposta a dare voce unitaria al territorio”.
“Terzo punto, la fauna selvatica (art. 2). Non possiamo rincorrere periodicamente l’emergenza e per questo l’attività di programmazione è il minimo che si possa chiedere. In questo senso è necessario assicurare quindi sia le risorse per la gestione ordinaria che stanziamenti annuali per le azioni di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica”.
“La riorganizzazione dei Parchi è un’occasione da cogliere – concludono all’unisono i sindaci in delegazione – e per quanto ci riguarda abbiamo voluto farci portavoce di istanze che il territorio sente come essenziali: partecipazione, tutela dell’ambiente e del paesaggio, sicurezza contro la fauna. Il Parco è una risorsa, confidiamo che la Regione introduca nel testo definitivo le nostre istanze!”