E’ Cittadella la prima amministrazione comunale padovana a “copiare” l’ordinanza anti baby sbornie varata dal sindaco Letizia Moratti a Milano. A firmare il provvedimento il sindaco di Cittadella Massimo Bitonci con una deliberazione: “Limitazioni alla vendita, somministrazione, detenzione e consumo di bevande alcoliche e superalcoliche ai minori di 16 anni”, perfezionata in questi giorni ed inviata al Prefetto di Padova in via preventiva. Se otterrà il via libera l’ordinanza diventerà legge comunale già a partire da venerdì.
“Si tratta di un provvedimento che sviluppa quattro temi fondamentali – sottolinea l’Onorevole Bitonci, Sindaco di Cittadella – Innanzitutto la tutela della salute dei minori, che viene minata pesantemente dall’assunzione di bevande alcoliche; in secondo luogo l’esorbitante spesa socio-sanitaria che l’abuso di alcol comporta per le casse del sistema sanitario nazionale; il terzo motivo riguarda la promozione del ruolo della famiglia, chiamata ad esercitare il controllo sui figli attraverso la sua precipua funzione educativa ed infine, ma non da ultimo, la tutela della sicurezza pubblica intesa come salvaguardia del decoro urbano, con una maggiore attenzione alla città, troppo spesso insudiciata e pesantemente disturbata da rumori, schiamazzi ed episodi di inciviltà legati all’azzeramento dei freni inibitori in concomitanza dell’assunzione di bevande alcoliche”.
L’ordinanza prevede pesanti sanzioni sia per i genitori o altri soggetti addetti al controllo dei ragazzi sorpresi a consumare o detenere bevande alcoliche, sia per i gestori degli esercizi pubblici o commerciali che violano le disposizioni dell’ordinanza, con una sanzione che prevede la riduzione dell’orario di attività fino ad un terzo di quello al momento osservato e per un periodo da uno a tre mesi. La sanzione amministrativa pecuniaria per i genitori varia da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro, determinata a breve con provvedimento della Giunta comunale.
“Si tratta in buona sostanza di uno stimolo a seguire maggiormente i figli partendo dal principio che non può sempre essere delegata a 360 gradi alle istituzioni – che fanno ciò che possono – la completa educazione dei figli – commenta ancora Massimo Bitonci – . Un modo per prevenire e promuovere la salute pubblica, soprattutto verso i soggetti più deboli quali sono gli adolescenti, facili prede della ingannevole sensazione di sicurezza ed onnipotenza provocata dallo “sballo” alcolico. Mi auguro che le famiglie comprendano che la salute, la sicurezza e la serenità dei propri figli passa anche attraverso provvedimenti che possono sembrare drastici e duri, ma che sono rivolti unicamente alla tutela delle giovani generazioni, che costituiscono la base per la società futura”.