Dal sindaco Sergio Giordani riceviamo e pubblichiamo una nota circa la sospensione, decisa all’unanimità in commissione al Senato, dei fondi del cosiddetto “bando periferie”.
“Sui 18 milioni di progetti per la nostra città, che dovevano essere finanziati dal Governo e oggi invece vengono messi a rischio da possibili scelte dell’esecutivo romano, noi non ci fermiamo, ma anzi acceleriamo. La convenzione l’ho firmata io, ma questi sono affidamenti che Roma ha fatto direttamente ai cittadini di Padova e ne deve rispondere. Lo ha fatto con atti pubblici e firmati, quindi io farò qualsiasi cosa perché queste riqualificazioni non di arrestino: sarebbe una cosa folle e un grave danno per la comunità e il territorio.
Sento vociferare di ritardi nella presentazione dei progetti, ma questo di certo non riguarda Padova. Abbiamo fatto le corse in tutto l’ultimo anno per fare le cose fatte bene, oggi tutti i progetti del Bando Periferie sono allo stato esecutivo e tutto è già stato inviato alla Presidenza del Consiglio con largo anticipo rispetto ai tempi richiesti. Siamo davanti al voto di un emendamento, manca il passaggio alla Camera, dove come centinaia di colleghi Sindaci spero e mi auguro si porrà rimedio con buon senso. Resta il fatto che ad oggi l’intenzione di cancellare-congelare questi fondi è una minaccia concreta, ma non è ancora legge e noi quindi ci atterremo alle indicazioni e all’iter che seguiamo da sempre e che ci ha indicato direttamente la Presidenza del Consiglio. Padova ha già speso più di un milione di euro pubblici per la progettazione e non ho intenzione di sprecarli sulla scorta di ipotesi di blocco dei soldi ancora tutte sulla carta.
Avanti con le gare quindi: oggi ho tenuto una conference call con collaboratori e dirigenti nella quale ho dato disposizione di accelerare al massimo e procedere immediatamente con la messa a bando per l’affidamento di tutti i progetti in questione entro i prossimi 15 giorni. Un grosso sforzo, ma necessario per rafforzare al massimo la posizione di Padova e i suoi legittimi diritti. Quando l’emendamento “congela fondi” arriverà alla Camera dei Deputati contiamo quindi che i progetti siano già in gara. Spero che l’Anci, che ha il dovere di rappresentare le esigenze dei territori con la determinazione del caso, troverà una soluzione, che sia vera, col dialogo.
Confido anche nella volontà del Governo di mettere un rimedio assieme, nell’interesse esclusivo della gente. Se invece si andrà avanti con le premesse già viste noi di certo non staremo fermi e valuterò di impugnare il provvedimento anche in maniera congiunta con altri colleghi. Delle polemiche politiche a me interessa davvero poco, anzi nulla, ma questi progetti i padovani li devono poter toccare con mano presto e senza rinvii: su questo obiettivo sacrosanto le proveremo tutte.
In queste ore inoltre sono in corso contatti tra tutti i Sindaci dei capoluoghi Veneti, a ciascuno ho dato la massima disponibilità mia e di Padova di fare rete in una condivisione di iniziativa istituzionale propria di tutti gli amministratori perchè prevalga quella ragionevolezza dei vari livelli necessaria a far vincere i nostri territori”.