Il senno Federcio Roccio l’ha perso per il tifo e per il gioco del calcio. Il suo ippogrifo sono i voli low cost che lo hanno portato in dieci anni a vedere partite in trenta Paesi diversi. E quando ha superato le 500 partite di calcio viste in 500 stadi diversi, ha deciso di raccontare al mondo questa sua enorme passione, che lo ha portato ad essere il “groundhopper” dal carniere più ricco in Italia.
Ed a spronarlo su questo progetto editoriale che è quasi una confessione sono stati due giornalisti padovani: Carlo Della Mea e Dimitri Canello, che ieri sera hanno presentato “Il cacciatore di stadi” al Berlino pub di via Ognissanti.
E’ stato bello sentire Federico Roccio dire “io sono stato un ultras del Milan, ho anche un tatuaggio della squadra, ma questo viaggio mi ha fatto sentire in maniera diversa questa mia fede calcistica”, ed ancora “quello che mi interessa è vivere la cultura del tifo di chi lo vive in altri Paesi. Sono nate amicizie bellissime”.
Ed in effetti in questo libro di oltre 250 pagine c’è amicizia, c’è amore con addirittura una proposta di matrimonio alla futura signora Roccio fatta a San Siro. E’ un viaggio nel mondo del calcio con partite assurde, perchè solo uno impazzito per il calcio va a vedere Lussemburgo – Moldavia o Bodrumspor-Muglaspor, quarta divisione tedesca.
O forse, come diceva Friedrich Nietzsche, “Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica“. E Federico Roccio sente quella musica, in ogni stadio. Ed è già arrivato a 535.
Per magguiori info www.ilcacciatoredistadi.com
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