Ormai non si conta più la scia di spaccate che ogni notte squassano i sonni dei commercianti padovani. E dopo il bar di famiglia del presidente dell’Ascom Patrizio Bertin (il caffè Carlotta di via Zabarella) nella notte tra martedì e mercoledì è toccato allo storico ristorante Antico Brolo di corso Milano. A darne notizia su facebook è lo stesso esercente, il mitico Mario Di Natale, a cui i ladri avevano già fatto visita quest’anno e gli avevano per altro nei mesi scorsi rubato anche la Vespa Piaggio azzurra (poi ritrovata). Secondo i quotidiani sarebbero oltre una trentina le spaccate registrate nel corso degli ultimi due mesi ai danni dei soli bar e ristoranti.
Di fronte a tutto ciò, mentre il sindaco Sergio Giordani minaccia di picchiare personalmente i malfattori, il parlamentare del Partito Democratico Alessandro Zan chiama in causa il minstro dell’Interno Matteo Salvini. Ecco il comunicato stampa diffuso dalla segreteria del parlamentare padovano:
Alessandro Zan, deputato padovano PD, ha presentato una interpellanza urgente al ministro dell’interno Salvini sui fatti recenti avvenuti a Padova, le 33 spaccate contro gli esercizi commerciali, e per chiedere la riclassificazione della questura.
Afferma Zan: “Ho presentato l’interpellanza urgente al Ministro dell’Interno Salvini sulle 33 spaccate avvenute nel cuore di Padova contro gli esercizi commerciali. Con l’interpellanza, sottoscritta dai colleghi del Partito Democratico, ho chiesto un impegno preciso e concreto per Padova, non chiacchiere, slogan o dirette Facebook: il che significa più risorse economiche, più uomini e più mezzi da destinare alla città. Un progetto peraltro già avviato dal precedente governo, che aveva deciso di innalzare il livello della questura, da fascia B a fascia A, che consentirebbe una gestione della sicurezza a Padova paragonabile a quella delle più grandi città italiane: la nostra città, baricentro del nordest, sta assumendo sempre più caratteristiche e dinamiche da grande città, non più da media. Mi auguro che Salvini voglia confermare questa evoluzione della questura e che specifichi chiaramente modi e tempistiche. Inoltre, ho chiesto che il governo si confronti con il Comune e con l’Amministrazione per creare un piano concreto di controllo del territorio urbano, anche attraverso l’implementazione della videosorveglianza, che non può essere a carico esclusivo dei comuni. Vediamo se Salvini metterà la testa sotto la sabbia o se si assumerà le responsabilità del ruolo che ricopre: garantire la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico. Padova ha bisogno di risposte immediate, è dovere del governo agire concretamente.”