Da Claudio Sinigalia, assessore al sociale del Comune, riceviamo e pubblichiamo:
Sono trascorsi 65 anni dalla rappresaglia nazifascista che portò alla fucilazione del Caporale di fanteria Luigi Pierobon, comandante della Brigata partigiana Stella, medaglia d’oro al valor militare.
Ogni anno che passa il valore e il significato del sacrificio di chi si è battuto per riconsegnare libertà e democrazia alla alla nostra Patria, aumenta. Aumenta per ciascuno di noi. Si, perché ognuno di noi deve essere riconoscente a Luigi Pierobon e agli altri martiri che Padova ricorda e celebra il 17 agosto. Le scelte di allora sono ancora e saranno sempre un’eredità da valorizzare, da celebrare ed attualizzare. Se siamo quello che siamo, se viviamo in uno stato democratico, con una elevata civiltà giuridica e legislativa, lo dobbiamo a queste persone, che formatesi alla scuola di alti valori, hanno saputo combattere fino alla morte per affermarli. Per questo è ingiusto il tentativo di equiparazione delle scelte compiute allora. Bisogna continuare a rimarcare la differenza, storica e valoriale!
Non si può vivere senza libertà e dobbiamo sempre ricordarci che la libertà è una difficile conquista, che richiede impegno continuo e direi quotidiano.
Alle volte vi è la necessità di gesti esemplari, del martirio e del sacrificio, e Luigi Pierobon ne è testimone, per farci prendere coscienza che la dittatura e l’autoritarismo impediscono la realizzazione della persona e della comunità tutta.
Oggi invece, che tutti rispettano le istituzioni democratiche, è necessaria un’attenta capacità di lettura della storia che ci circonda, dei segni dei tempi, vi è la necessità della formazione di una retta coscienza critica, capace di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto o semplicemente capire ciò che può ridurre l’uomo in schiavitu’.
In un periodo di grandi trasformazioni scientifiche e tecnologiche, di globalizzazione e di crisi non solo economica e finanziaria, ma anche culturale, dobbiamo saper distinguere le scelte che rispettano la dignità dell’uomo! Per questo dobbiamo essere continuamente impegnati nella costruzione di una società piu’ giusta.
Non vi è libertà, se non c’è giustizia e per questo ogni giorno dobbiamo batterci per eliminare, ridurre e superare le ingiustizie che di fatto limitano la dignità dell’uomo.
Una società giusta: dove il lavoro che dà dignità sia garantito e non sia una fonte di precarizzazione, dove la salute sia un diritto primario a qualsiasi età, dove l’eguaglianza e il rispetto tra uomo e donna sia un principio cardine, dove la libertà religiosa diventi diritto per tutti, in qualsiasi Nazione e sia elemento di pacificazione e non di divisioni… ecco perchè il sacrificio di Luigi Pierobon non deve essere tradito. Già subito dopo la sua morte, il fratello Alberto lo prese come esempio per la sua vocazione e missione, fino a ad aggiungere al suo nome quello di Luigi.
Ancor di piu’ ora rinnegheremo l’altezza di quel sacrificio se rinunciassimo a costruire, per quello che sappiamo e possiamo fare, una società piu’ giusta e democratica. E se piu’ giusta sicuramente piu’ libera. Come voleva Luigi Pierobon.
Claudio Sinigaglia
Assessore del Comune di Padova