Crack delle banche venete: il coordinamento “Don Torta” attacca frontalmente il governo

 
l’avvocato Arman in campagna elettorale per il Movimento 5 stelle

Dall’avvocato Andrea Arman, già candidato per il movimento 5 stelle nel collegio di Montebelluna e alta trevigiana per la Camera a marzo, diffonde un comunicato durissimo contro il Governo alla luce delle ultime novità circa il risarcimento dei truffati delle banche venete. Dalle ultime notizie, i risparmiatori truffati, con un tetto massimo di 100mila euro, avranno al massimo un risarcimento del 15% rispetto a quanto perso, comprese le spese legali.
Qui di seguito il comunicato a firma dell’avvocato coordinatore del coordinamento “Don Torta”:
E’ con la morte nel cuore che scrivo queste righe, ma anche con la speranza che si possa ancora fare qualcosa.
La proposta di legge presentata dal Governo e che molto teoricamente sarebbe a favore dei risparmiatori, non è per niente positiva ed è molto distante, se non opposta alle promesse fatte in campagna elettorale e a quelle fatte dal nuovo Governo, l’ultima il 4 ottobre 2018.

Non mi dilungo nell’evidenziare le criticità dicendo solo che per farne una buona legge bisognerebbe riscriverla. Ciò non di meno, volendo credere,  ancora, che quelli che sono stati i nostri interlocutori di questi ultimi mesi siano persone leali e probe  (vittime di pressioni fortissime da parte del mondo finanziario -ideologicamente ostile all’idea di risarcire le vittime degli imbrogli nel settore del risparmio –  ed in balia  di una  burocrazia impaurita dal possibile contagio di un provvedimento di giustizia nella diffusa amoralità dello Stato) percorriamo,  ancora una volta, la  strada di dialogo.  La proposta di legge è modificabile, attraverso emendamenti, nella fase di  discussione parlamentare,  cercheremo, quindi,   di intervenire su quella legge sottoponendo  i nostri emendamenti  e sperando di trovare fra le forze di maggioranza M5S e Lega chi voglia presentarli e sostenerli. Non nego che sono, siamo, traumatizzati e che la  febbrile attività che abbiamo fatto da martedì mattina ( momento in cui siamo venuti con sorpresa a conoscenza della proposta di legge) non ha portato ad alcun dialogo con il Governo, è invece rimasta aperta una finestra di confronto con un alto funzionario che però non ha potere decisionale.  Purtroppo l’impostazione della legge è tale che sarà impossibile evitare che la scure del misselling escluda migliaia di risparmiatori dal legittimo diritto al “ristoro”, e su questo punto molto avevamo detto e scritto con riferimento alla legge Baretta che aveva introdotto tale figura. Ci ostiniamo però a sperare   che  il Governo avrà il coraggio di fare ciò che aveva direttamente ed indirettamente promesso ai risparmiatori “maltrattati e truffati dalle banche e poi dallo stato”.   Ed allora è nostro dovere provare! E ci stiamo provando. Stiamo predisponendo una serie di emendamenti da consegnare agli esponenti di Governo ed a tutti i parlamentari, con la finalità di migliorare, per quanto migliorabile, quella proposta di legge.

Le associazioni sono state invitate a Roma per il giorno 8  novembre ed in quella sede avremo il “polso” della volontà politica sul problema risparmiatori.  Prima di  allora avremo fatto le nostre osservazioni, che mi auguro si possano discutere e condividere con tutte le associazioni, e dopo l’otto novembre decideremo ulteriormente.

Per il momento mi scuso con tutti per l’illusione di una politica diversa che in assoluta buona fede abbiamo contribuito a costruire, ma non sentiamoci ancora sconfitti! Lo ripeto, vogliamo continuare a credere che quelli che ci hanno fatto le promesse siano Uomini. Li peseremo definitivamente dopo l’otto novembre.

DURI I BANCHI
IL VENETO RESISTE

Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete “don Enrico TORTA”

Il presidente avv. Andrea Arman