Agricoltori della Coldiretti ad Arquà Petrarca per la giornata provinciale del Ringraziamento

 

Agricoltura protagonista ad Arquà Petrarca per la sessantottesima Giornata Provinciale del Ringraziamento. Domenica il borgo medievale nel cuore dei Colli Euganee ha ospitato l’appuntamento che da tradizione segna la fine dell’annata agraria con una giornata di festa ma anche di riflessione sul ruolo dell’imprenditore agricolo nel contesto economico attuale, in cui il settore primario sta trainando il “made in Italy” all’insegna della tipicità, dell’attenzione alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità ambientale.

Molto affollata la messa di ringraziamento concelebrata da don Guglielmo Rossi, parroco di Arquà Petrarca, dal vicario del Vescovo di Padova don Marco Cagol e dal diacono don Franco Lazzaro, da anni nello staff di Coldiretti Padova. Nelle prime file c’erano ben 30 sindaci padovani, insieme all’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan, all’europarlamentare Elisabetta Gardini, ai senatori Antonio De Poli e Roberta Toffanin, al consigliere provinciale Vincenzo Gottardo e a molti altri esponenti istituzionali. All’offertorio gli agricoltori hanno presentato le ceste con i prodotti arrivati da ogni angolo della provincia mentre al termine della messa c’è stata la consueta benedizione degli agricoltori, delle macchine e delle attrezzature agricole e il saluto delle autorità. L’assessore Pan ha confermato che a breve il Parco Colli avrà la sua nuova governance, nella quale saranno rappresentati anche gli agricoltori. Don Marco Cagol ha annunciato inoltre che il vescovo Claudio ha nominato il nuovo consigliere ecclesiastico di Coldiretti, il sacerdote che seguirà l’associazione, prendendo il testimone da don Galdino Canova, è don Giorgio Bozza, parroco a Ronchi di Casalserugo nonché docente di teologia morale alla Facoltà Teologica del Triveneto. 

“Ringrazio i sindaci e le autorità che hanno voluto essere con noi oggi insieme così tante persone – afferma il presidente di Coldiretti Padova Massimo Bressan – a questo appuntamento così significativo per noi agricoltori. E’ un importante segnale di attenzione verso il settore primario della nostra provincia, tenuto in considerazione dalle istituzioni e dai cittadini sempre più attenti a ciò che riguarda il cibo sano, l’ambiente, la tutela del territorio, la salvaguardia della biodiversità. Anche quest’anno abbiamo fatto i conti con emergenze vecchie e nuove, affrontato le difficoltà del meteo ma possiamo dire di avere ottenuto anche parecchie soddisfazioni nel nostro lavoro quotidiano, che svolgiamo con passione e dedizione”.

La giornata è proseguita all’insegna dei prodotti tipici “made in Padova” grazie al mercato di Campagna Amica aperto a tutti i visitatori e ai cittadini di Arquà, con il meglio delle tipicità fresche e di stagione e delle principali produzioni locali. Non sono mancate la castagnata con il vin brulé e i dolci rustici nel corso del pomeriggio. Agli ospiti Coldiretti ha proposto la sottoscrizione della nuova campagna europea “Eat Original – Scegli l’origine”

“In questi mesi Coldiretti si è battuta molto sul tema dell’obbligo dell’etichettatura di origine – aggiunge Bressan -raccogliendo più di 200.000 firme attraverso la campagna “Stop Cibo Falso”. Questa prima petizione rivolta al Parlamento Europeo ci ha permesso di catalizzare l’attenzione sul tema, raccogliendo adesioni di organizzazioni agricole, sindacati e associazioni di consumatori in tutta Europa. Il partenariato che si è costituito sotto il coordinamento di Coldiretti ci ha permesso di presentare alla Commissione Europea una nuova iniziativa. Chiediamo di imporre una dichiarazione obbligatoria di origine per tutti i prodotti alimentari al fine di prevenire le frodi, proteggere la salute pubblica e garantire il diritto dei consumatori all’informazione. “Eat Original – Scegli L’origine” è una Iniziativa dei Cittadini Europei coordinata da Coldiretti e Campagna Amica e sostenuta da varie organizzazioni in tutta Europa. Una ICE costituisce una richiesta formale rivolta alla Commissione europea perché proponga un nuovo atto legislativo. Per essere considerata ammissibile, l’iniziativa deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini europei.  Ai consumatori chiediamo una semplice firma”.

Altro tema sentito è l’innovazione e il ruolo dei giovani in agricoltura. Strumento importante per la leva competitiva per gli under 40 è il Programma di Sviluppo Rurale che gestisce, dal 2015 al 2017, ha finanziato circa 1000 primi insediati e altrettante imprese che intendono migliorare le strutture investendo sul benessere animale, sulla riduzione dell’impatto ambientale, ma anche sulla riscoperta di antiche vocazioni. “Nella nostra provincia – aggiunge Bressan – abbiamo messo a punto un intensa attività di formazione e di divulgazione proprio sulle colture e attività innovative, dalla canapa al melograno, dal latte d’asina alle farine di qualità, favorendo la nascita di reti d’impresa fra produttori proprio per far emergere queste eccellenze già protagoniste di un nuovo modo di fare agricoltura, attento all’ambiente e alle sue caratteristiche, pronto a salvaguardare le migliori tradizioni con idee innovative che trovano subito un positivo riscontro da parte dei consumatori e delle famiglie.

I nostri agricoltori sono in prima linea nella difesa della biodiversità e nella salvaguardia di un patrimonio di prodotti tipici che altrimenti andrebbe disperso. Ne diamo prova tutti i giorni attraverso la rete dei mercati di Campagna Amica, arricchita dalla scorsa primavera dall’apertura del Mercato Coperto in via Vicenza a Padova. Un’iniziativa che ha incontrato l’interesse e il favore dei padovani che a decine frequentano il mercato e partecipano con entusiasmo alle iniziative proposte ogni settimana. Nella vendita diretta Coldiretti ha creduto fin dal primo momento, oltre un decennio fa, tra lo scetticismo generale. Ora in tanti ci inseguono su questa strada. Il rapporto quotidiano con i cittadini fa di Coldiretti una grande forza sociale – conclude Bressan – in grado di portare al di fuori della ristretta cerchia degli addetti ai lavori i temi e le urgenze del nostro settore, parlando di origine, di tipicità, di tutela del territorio, di salvaguardia della biodiversità, di etica del lavoro, di solidarietà. E’ grazie a questo impegno che l’agricoltura italiana si è conquistata un posto di rilievo nel panorama economico e sociale, facendosi interprete di necessità ed esigenze avvertite da tutto il Paese. Il settore primario è il vero volto del made in Italy e  dell’agroalimentare tricolore, garantendo un reddito e un futuro alle nostre aziende agricole salviamo e facciamo grande un patrimonio collettivo”.