La guardia di finanza di Padova assieme a Comune, Ente regionale per il diritto allo studio, università ed azienda ospedaliera preseta oggi alle 11.45 nella sala Bresciani Alvarez di palazzo Moroni i risultati della campagna preventiva di controllo degli affitti a studenti e stranieri alla vigilia dell’inizio dell’anno accademico. I primi risultati attestano come quattro proprietari su cinque di un campione mirato controllato dai finanzieri della compagnia padovana delle fiamme gialle siano risultati pesantemente irregolari.
Settecentomila euro di evasione fiscale accertata, 5 immobili sequestrati per un valore che supera il milione di euro e appartamenti affittati in condizioni al limite della vivibilità a stranieri e studenti per prezzi che quasi mai sono inferiori ai 200 euro al mese. Sono i risultati dello screening fisCALE CONDOTTO SU 17 proprietari di immobili sottoposti a controllo da parte degli uomini al comando del colonnello Ivano Maccani. Tre gli evasori totali scoperti, di cui il caso limite un imprenditore ed una insegnante, fratello e sorella, proprietari di 34 immobili sparsi tra la città e la provincia. I due affittavano a tutti, studenti, pensionati ed extracomunitari ma evitando sempre scrupolosamente di pagare le imposte.
In 4 anni dal 2004 al 2007, periodo dell’accertamento, si sono “dimenticati” di segnalare un imponibile pari a 500.000 euro.
A rischio sfruttamento non sono solo i 60mila studenti universitari iscritti a Padova, di cui più di due terzi da fuori provincia, ma anche gli stranieri: per un appartamento fatiscente, una ragazza madre ungherese in stanze con problemi di umidità, muffa e senza acqua calda pagava mensilmente, in nero, il 50 per cento degli 800 euro pattuiti con la proprietaria. In un altro appartamento a due passi dalla zona universitaria, nella stanza concessa in locazione vivevano 3 studenti cinesi “stipati” in 20 metri quadri, arredati con un letto a castello.
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