Ieri si era dimostrato ottimista.
“Anche perché avevamo due opzioni: – commenta oggi un soddisfatto Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – le condizioni atmosferiche che si annunciavano favorevoli e la convinzione che, come era successo a Natale, anche in questa occasione a Palazzo Moroni avrebbero avuto un atteggiamento comprensivo nei confronti del commercio cittadino”.
Ci hanno pensato le condizioni atmosferiche a sgombrare il campo (e a pulire l’aria) per cui sabato i saldi potranno cominciare senza che le notizie concernenti il blocco dei diesel Euro 4 potessero in qualche modo contribuire a tenere lontani quanti vorranno venire a Padova per approfittare del primo giorno di saldi, notoriamente quello a maggior valore aggiunto.
“Come abbiamo detto in più occasioni – continua Bertin – il nostro scopo è difendere gli interessi dei commercianti, ma non siamo insensibili alle questioni ambientali, non fosse altro perché anche i commercianti sono cittadini che vivono la città. In effetti non abbiamo “opposto resistenza” quando, all’inizio dell’autunno, si è proposto un protocollo anti-smog. Questo però non ci ha impedito di protestare quando si è fatta avanti l’ipotesi di un blocco natalizio e ieri, quando si è adombrata l’idea di proporre il blocco in occasione dell’avvio dei saldi. Due momenti “topici” per i bilanci aziendali, non proprio floridissimi, di questo periodo a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno. Per cui abbiamo fatto appello al buon senso degli amministratori municipali per evitare non tanto un blocco che, in ultima analisi, riguarda un numero non eccessivo di mezzi e, soprattutto, ampiamente derogabile, quanto piuttosto l’effetto distorto dell’annuncio per cui il limite imposto a pochi viene interpretato, all’esterno, come una sostanziale impossibilità a venire in città”.
Un ragionamento che Bertin trasferisce anche sul parcheggio all’ex caserma Prandina.
“Leggo – continua – dell’intenzione di chiuderlo domenica sera per riaprirlo forse a Carnevale, forse in occasione di altri “ponti”. E’ un messaggio sbagliato perché non dà certezze, comunica l’idea di una città chiusa e anche quando l’”intermittenza” viene recepita (si pensi ad esempio alla Ztl), in chi deve scegliere se venire a Padova o meno, sorge il dubbio che non sia agevole farlo e vi rinuncia”.
Per fortuna le condizioni atmosferiche hanno derubricato l’ipotesi del blocco e così i saldi possono partire senza la limitazione al traffico veicolare.
“Di condizionamenti – conclude il presidente dell’Ascom – il commercio ne ha già parecchi. Meglio dunque se si è riusciti ad evitare questo che avrebbe potuto incidere negativamente su un momento nel quale molti colleghi ripongono le loro speranze per rimettere in sesto un inverno non proprio da urlo”.
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