Quando il segretario di Confartigianato Padova mi ha chiesto di partecipare alla settimana dell’artigianato la prima cosa che ho pensato è stata “che palle”. Mi aspettavo una serie di incontri noiosi, di gente che si parla addosso. Mi sbagliavo. Ed alla fine di questa settimana posso solo dire “che bello”. E’ una Confartigianato che sta facendo le cose in grande quella guidata con piglio e visione da Tiziana Pettenuzzo, una associazione che ha cambiato passo rispetto a quanto avviene da anni in città, che sa essere sfidante nei confronti dei propri associati e di Padova. Una associazione che invece di chiamare sempre la solita compagnia di giro a parlare delle solite ovvietà, chiama Massimo Recalcati a parlare del valore e del disvalore del sacrificio. Una persona carismatica Recalcati, che sull’onda del successo dei suoi monologhi su RaiTre (tra i contributi video più scaricati di sempre su Raiplay) ha saputo ipnotizzare la platea dell’auditorium del centro culturale San Gaetano strapieno. E poi è arrivato Philippe Daverio a parlare della bellezza dell’essere artigiano, del pollice italiano, di Fibonacci che va a scoprire l’importanza del numero che ha il nome di un vento, lo zero.
Della crucialità delle cose che non si possono comprare. E poi ancora stamattina la bellezza di 150 persone che durante la settimana fanno i tapezzieri, riparano auto, impiallacciano assi di legno, e che stamattina assieme a Mauro Bergamasco, uno che è nato il primo maggio e con il lavoro non può che avere un rapporto particolare, oltre ad essere stato uno dei giocatori di rugby più forti che abbia mai vestito la maglia azzurra.
Tutti in fila a vedere il palazzo della Ragione, l’Odeo Cornaro e le altre tappe della urbs picta.
“Siete stimolo per la nostra città – ha riconosciuto salutando il gruppo di Confartigianato il sindaco di Padova Sergio Giordani – e sono sicuro che avrete un ruolo importante per la riqualificazione di piazza De Gasperi, da sempre casa vostra, che noi stiamo rilanciando con un progetto da 850mila euro”. Certamente gli artigiani guidati dal presidente Roberto Boschetto sapranno essere propositivi per questo angolo di città che sta cambiando pelle e per il resto di Padova, che da questa associazione di imprenditori, concreti nella costituzione stessa della propria ragione d’essere, sa trovare il tempo e la voglia di interrogarsi sul bello, su quelle cose importanti che sono immateriali ma che danno bellezza alla sostanza delle creazioni artigianali. E’ uno stile che secondo me contagerà positivamente anche le tante altre iniziative che sto vedendo nascere in città. E’ un pezzo di classe dirigente che sa aprirsi e confrontarsi con un pezzo di Paese che sa parlare e praticare linguaggi e prospettive nuove, nazionali ed europee. E’ probabilmente la fine del chiacchiericcio da convegno, del piccolo è bello, ed è l’inizio, anzi il ritorno ad una Padova che intesse rapporti oltre al proprio orizzonte. Una sfida bellissima, specie quando come in questo caso, la vinci.
Alberto Gottardo