Sono in corso gli sfalci nelle aree verdi e lungo cigli stradali in tutti i quartieri cittadini. In questi giorni in particolare sono in corso i lavori nelle aree verdi della zona dei musei (quartiere 1), a San Bellino (quartiere 2), Torre e Granze (quartiere 3), a Salboro e al capolinea sud del tram (quartiere 4), alla Mandria (quartiere 5) e ad Altichiero (quartiere 6).
Per quanto riguarda i cigli sono in corso gli interventi sul cavalcavia Brusegana, Salboro, via Bembo, Guizza, cavalcavia Camerini, Unità d’Italia, Plebiscito e a Mortise.
«Siamo al lavoro in tutta la città – spiega l’assessora al Verde Chiara Gallani – Nel corso del mese di aprile, e nonostante la pioggia delle ultime settimane abbia reso tutto molto complicato (non è possibile tagliare sotto la pioggia e con l’erba bagnata è comunque difficile intervenire) sono iniziati i primi sfalci. Siamo intervenuti anche in occasione di eventi importanti, come la Padova Marathon. Oggi, per la prima volta da tempo, è possibile intervenire su aree asciutte e quindi lavorare con maggiore efficacia. Ora, se il meteo ci sarà favorevole, contiamo di proseguire con regolarità».
Parallelamente prosegue il lavoro sul verde cosiddetto indesiderato: «Questi interventi sono più complessi viste le giuste normative per la salvaguardia della salute, che limitano l’uso di prodotti chimici. In questi casi interveniamo meccanicamente e con l’uso di prodotti naturali».
Da questa settimana gli interventi in corso rientrano nella programmazione dei nuovi accordi quadro: «Oggi possiamo lavorare nell’ambito di un programma a lungo termine, costruito per i prossimi quattro anni – prosegue l’assessora – Si tratta di 17 lotti e relativi appalti che riguardano le aree verdi in tutti i quartieri, il verde nelle scuole, il cosiddetto verde indesiderato, i cigli stradali e le aree meno fruibili. Un progetto che siamo sicuri potrà rispondere con efficacia alle esigenze della città anche in futuro. Anche nella gestione del verde infatti siamo di fronte a sfide nuove: i cambiamenti climatici e gli eventi estremi ci mettono di fronte a situazioni complesse da gestire e dobbiamo essere pronti a farlo».