“La Pedemontana Veneta? È una strada assolutamente necessaria, ma troppo costosa. Preparatevi a fare due pieni: uno alla macchina e l’altro al casello, sperando che basti. Perchè rischia di essere l’unica autostrada in Italia che si paga tre volte”. Armato di carta, penna e calcolatrice il candidato alla presidenza della Regione Veneto per il Partito dei Veneti Antonio Guadagnini, fa i calcoli di quanto costa al veneto medio un giro virtuale sulla Pedemontana veneta dopo l’apertura del tratto Malo – Breganze.
Per 12 chilometri il costo al casello è di 2 euro e 20 centesimi.
“Il che implica che nel tratto completo la Pedemontana costerà 18 euro – analizza Guadagnini effettuando una proiezione empirica sui 98 chilometri totali del percorso Montecchio Maggiore – Spresiano. Una cifra enorme se si pensa di parametrarla al costo che un cittadino medio sopporta a bordo della propria Punto 1.2 8V che ha un consumo reale di di 9,1 lt/100km. Il che implica che sulla Malo Breganze il nostro automobilista medio spende 1 euro e 88 centesimi, meno di quanto costi uscire dal casello.
Molto più fortunato lo stesso veneto che si muove tra Padova ovest e Vicenza Est sull’autostrada A4: spenderà il 10% in meno, 2 euro esatti, percorrendo più del doppio della strada: 24 chilometri e 820 metri.
Costi che secondo Guadagnini, candidato alla presidenza del Veneto per il Partito dei Veneti, destineranno l’opera pubblica ad un misero destino, costosissimo però per le casse regionali.
“Appena i veneti si renderanno conto quanto costerà monetariamente questa opera, c’è il rischio concreto che la lasceranno deserta. Ma ciò non li salverà dal pedaggio virtuale: il contratto infatti prevede che sia la regione a incassare i pedaggi, mentre la regione stessa dovrà versare il canone al concessionario. Ciò significa che se con i pedaggi non si coprirà il costo del canone, si dovranno coprire gli ammanchi con le tasse. Ipotesi, purtroppo molto realistica.
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