Dopo il lock down Padova rischia una escalation di violenza: l’allarme del candidato Simone Borile (M5S)

 
“Padova rischia una nuova escalation del crimine cittadino, dai quartieri semiperiferici al centro città. Spaccate, rapine e aggressioni – dichiara Simone Borile, candidato al Consiglio della Regione Veneto – sono ormai un triste tormentone a spese dei cittadini e dei negozianti. Pochi giorni fa un accoltellamento per un posto auto, nel fine settimana spaccata alla vetrata di Coin in pieno centro storico, nella vessata Via Valeri tornano minacciose le presenze di spacciatori full time mentre il fenomeno della mafia nigeriana è in repentina espansione.
Crisi economica, lockdown, tensioni, delinquenza possono far esplodere un bomba sociale che andrebbe disinnescata immediatamente.
E’ necessario un maggiore coordinamento tra rappresentanti le istituzioni comunali e le Forze dell’Ordine che già molto fanno, ma il supporto municipale – prosegue Simone Borile – non può esimersi da un incremento dell’impegno della Polizia Locale. Il sindaco Giordani aveva promesso nel 2018 un incremento di telecamere da 200 a 600 eppure – aggiunge Borile – non si ha alcuna percezione di aumento della sicurezza. Sono in funzione? Qualsiasi sia la risposta è grave l’aumento di insicurezza e criminalità della città di Padova.
Da anni Via Valeri, parte dell’Arcella, Piazza Gasparotto, Via Cairoli, Piazzale Stazione e Via Bernina rimangono alcune delle vie e zone meno sicure. Giordani e Lorenzoni, quest’ultimo – conclude Simone Borile – ormai a bordo d’uno scafo per altri lidi, non lascino che Padova diventati la città della paura”.

Cordialmente,
Dott. Simone Borile

Candidato al Consiglio della Regione Veneto
M5S Padova

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www.borilesimone.it