La sottrazione di fondi alla sanità del Veneto è lo specchio di una mannaia che mai un presidente di Regione agiterebbe nei confronti dei cittadini. Eppure Lorenzoni, candidato alla presidenza della Regione Veneto, lo ha pubblicamente scritto. Lorenzoni sottrarrebbe 90 milioni annui a tutti i veneti – dichiarano il candidato al Consiglio della Regione Veneto Simone Borile e il consigliere comunale di Padova Giacomo Cusumano – per finanziare autobus anche per Padova dove è vice sindaco.
La sanità pubblica non va assolutamente toccata e siamo ancora in emergenza Covid-10 e i posti letto sono diminuiti di circa il 24% negli ultimi decenni. Dobbiamo potenziare, non sottrarre fondi.
La sanità pubblica non va assolutamente toccata e siamo ancora in emergenza Covid-10 e i posti letto sono diminuiti di circa il 24% negli ultimi decenni. Dobbiamo potenziare, non sottrarre fondi.
Siamo favorevoli all’implementazione del trasporto pubblico con mezzi elettrici, ci chiediamo però perchè Lorenzoni – aggiungono Simone Borile e Giacomo Cusumano – non lo abbia mai proposto prima della sua candidatura e prosegua con l’intenzione di cementificare Padova, dalla Stazione a Voltabarozzo, con il cadaverico SIR3.
Siamo altresì convinti che la conversione di tutto il parco bus padovano possa essere orientato, come dichiaro da anni, al più economico e meno invasivo nonchè meno inquinante trasporto elettrico.
Se Lorenzoni è così sensibile all’ambiente ed all’impatto ambientale, perché – concludono Borile e Cusumano – insiste sulla lottizzazione del Basso Isonzo? Facile predicare Bene, ma poi razzola male.