“Siamo stati gli unici contrari allo scostamento di bilancio. I partiti riescono a mettersi d’accordo solo su una cosa: fare debito a spese dei cittadini. Noi pensiamo che a questo progetto di legge di bilancio manchino dei pezzi fondamentali; in particolare quelli a tutela degli autonomi, delle partite Iva e delle imprese in generale. Per questo abbiamo votato l’astensione, che al Senato vale come voto contrario e siamo contrari allo scostamento dal pareggio della legge di bilancio per 8 miliardi di euro”.
A dirlo Carlo Calenda, europarlamentare e leader di Azione all’indomani della votazione a larghissima maggioranza dello scostamento di bilancio, intervenendo in diretta stamattina al programma radio “Il Morning Show” in onda in Veneto, Emilia e Trentino sulle frequenze di Radio Cafè.
“Basta ci siamo rotti le scatole, è dall’inizio di questo Governo che diamo indicazioni costruttive per fare bene la cassa integrazione, su come aumentare la dotazione di medici e posti in terapia intensiva – aggiunge Calenda che rispondendo alle domande degli speaker Alberto Gottardo ed Emiliano Pirri sottolinea – non è la vittoria delle parite iva e dei lavoratori autonomi come dice Matteo Salvini, secondo me Salvini non sa neanche cosa sia una partita Iva non avendo lavorato mai al di fuori della politica. E’ la vittoria della spesa che va sulle partite Iva in maggiori tasse. Dei 105 miliardi stanziati all’inizio della crisi, il 36% non sono proprio arrivati, basti pensare al bonus vacanze o il fondo da 4 miliardi per la ricapitalizzazione delle imprese tanto strombazzato da Arcuri che non sono mai stati spesi. Oltre 800 milioni andranno in marchette ad uso dei parlamentari. Noi in Parlamento Europeo abbiamo approvato, a larghissima maggioranza, il mio rapporto sulla nuova politica industriale, e cioè su come usare il recovery fund per le imprese. Di questo non c’è niente nella legge di bilancio italiana, io penso che così ci andremo a far male”
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