Caribe Bay riapre giovedì 1 luglio. La famiglia Pareschi, che da oltre 30 anni gestisce il Parco a tema acquatico più premiato d’Italia, ha ufficializzato la data di riapertura, dopo lo stop forzato della scorsa estate, dettato dall’emergenza pandemica che ha colpito tutto il pianeta. La macchina organizzativa è già stata, dunque, avviata. “Mentre attendiamo le indicazioni specifiche, da parte delle autorità preposte, con i protocolli dedicati – continua Pareschi – da parte nostra stiamo lavorando con ancora maggiore impegno per garantire, a tutti i nostri ospiti un divertimento in totale sicurezza. Per Caribe Bay è sempre stato un motivo d’orgoglio, testimoniato dalle molte certificazioni che ci sono state riconosciute: ed aumenteremo ulteriormente la nostra attenzione ed i nostri sforzi. Siamo disposti a sacrificare una parte della stagione pur di garantire il massimo della sicurezza, anche dei nostri collaboratori”. In questi giorni si sta selezionando il personale: con 220 collaboratori, Caribe Bay è l’azienda più grande di Jesolo.
Caribe Bay riapre in massima sicurezza e con grandi novità. Si stanno ultimando i lavori avviati nell’ottobre del 2019 e poi interrotti per la pandemia che interessano l’area bimbi. Un intervento che ha completamente rinnovato la nuova zona dedicata ai più piccoli, palme e sabbia caraibica dentro e fuori la vasca, nuove attrazioni e giochi d’acqua e, persino, il servizio nursery. “E siamo pronti a continuare ad investire – assicura Pareschi –: abbiamo presentato all’Amministrazione comunale una serie di progetti per i prossimi anni”.
La famiglia Pareschi riapre il Parco consapevole di avere trovato al suo fianco ancora una volta la città, le sue istituzioni e le sue categorie imprenditoriali. “Abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di Jesolo – continua Luciano Pareschi – e siamo sicuri che, in pochi anni, riuscirà a fare un ulteriore passo in avanti nel suo percorso di crescita, diventando una vera e propria città che può vivere tutto l’anno. Questo anche grazie alla vicinanza di una meta di rilevanza mondiale come Venezia, con la quale si dovrà necessariamente arrivare a realizzare nuovi collegamenti diretti via mare”.
Un’apertura, quella dell’1 luglio spinta dalla voglia di riconsegnare alla città una grande attrazione e un servizio per i suoi ospiti, ma che non può non considerare gli strascichi della pandemia. A causa della chiusura del 2020, il Parco ha avuto una perdita di oltre 2 milioni di euro. “E dal Governo – commenta amaro Luciano Pareschi – abbiamo ricevuto una elemosina di 4mila euro, per il fatto che i parchi sono di competenza del Ministero dello Spettacolo e non inquadrati all’interno del settore turismo. Questo impedisce ai parchi l’accesso ai mini-bond del turismo e di ottenere forme di finanziamento a lungo termine per assorbire il trauma di questa pandemia”.
La situazione dei parchi è drammatica: ben cinque realtà di grosse dimensioni sono passate di mano a fondi d’investimento stranieri ed altri stanno rischiando di passarci per pochi soldi o addirittura di chiudere.
Caribe Bay è un Parco a tema acquatico che si sviluppa su un’area di 80mila metri quadrati, all’interno dei quali gli ospiti possono scegliere tra 27 attrazioni. Ha ottenuto per ben dodici volte (su 18 edizioni) il premio come migliore parco d’Italia ai Parksmania Awards. Nel 2019 (l’edizione 2020 non si è svolta) a Parigi, la IAAPA, l’unica organizzazione mondiale dei Parchi, ha riconosciuto Caribe Bay come uno dei migliori Parchi a Tema Acquatico al Mondo.