È capitato, senza ombra di dubbio, nel corso degli ultimi tempi, di sentir parlare del server virtuale. Di cosa si tratta? Meglio conosciuto probabilmente con il nome di VPS, in realtà si tratta di un sistema che offre la possibilità di sfruttare una tecnica che viene ribattezzata della virtualizzazione.
Proprio tramite questo processo, c’è la possibilità di isolare le parti hardware di ogni tipo di elaboratore di calcolo, in maniera tale da poterle sfruttare e integrarle con vari software, come se fossero delle normali risorse virtuali. Un server virtuale, a differenza di quello che si potrebbe pensare, presenta tutte le componenti di un normalissimo server fisico, ovvero CPU, RAM, disco e sistema operativo. In confronto a quanto avviene con i server fisici, però, il server virtuale non fa altro che condividere le risorse hardware con altri server della medesima categoria.
In poche parole, tale server virtuale è in grado di garantire la riproduzione, tramite software, delle caratteristiche di un server dedicato indipendente, ma in fondo si “muovono” sul medesimo hardware in compagnia di tanti altri server virtuali. In questo modo, si punta a un obiettivo molto importante come quello dell’ottimizzazione delle risorse, detto anche consolidamento.
Perché affidarsi a dei server virtuali
È ovviamente una domanda più che lecita, la cui risposta può senz’altro cambiare prospettive a tanti progetti. Il fatto di affidarsi a dei server virtuali rappresenta una soluzione perfetta per tutti coloro che hanno delle necessità ben specifiche. In effetti, la soluzione condivisa porta con sé un gran numero di aspetti positivi e di vantaggi.
Proviamo a scoprirli insieme. Si parte prima di tutti dal risparmio in termini economici. Infatti, si devono sopportare delle spese più basse sia in riferimento al setup che per quanto riguarda i costi di esercizi. Infatti, non serve prevedere, ma nemmeno pianificare delle manutenzioni in ambito hardware.
Un altro vantaggio è legato senza ombra di dubbio alla notevole rapidità di implementazione dei nuovi servizi, così come è maggiore pure la flessibilità in riferimento all’erogazione dei propri servizi. Interessante, ad esempio, il fatto di provvedere all’attivazione di un nuovo server per un periodo di tempo piuttosto contenuto, come ad esempio per trenta giorni, piuttosto che per la durata di una certa promozione in ambito pubblicitario, oppure per quanto tempo serve in riferimento alla fase di test di una certa applicazione e così via.
I server virtuali garantiscono alti livelli di fault tolerance e sicurezza, visto che entrambi tali fattori sono oggetto di acquisizione in via del tutto automatica da parte della sovrastruttura di rete e dal lato hardware. Da notare come venga garantita anche un’ottima indipendenza in termini di infrastruttura hardware, raggiungendo livelli importanti di scalabilità in riferimento alla riconfigurazione del sistema.
Come scegliere il server virtuale più adatto alle proprie esigenze
È chiaro che è necessario prima di tutto fare la massima chiarezza in relazione a quelle che sono le proprie preferenze e necessità. Solo a questo punto, ecco che si potrà prendere una decisione se affidarsi a un sistema operativo Linux oppure Windows. Tra le altre domande a cui bisogna dare una risposta per individuare la soluzione più efficace, troviamo anche il quantitativo di dati con cui di solito si ha a che fare, oppure la potenza di calcolo che è necessario per dare supporto alle applicazioni che vengono impiegate con maggiore frequenza.
La scelta del server virtuale migliore per le proprie necessità non è certo così semplice come si potrebbe pensare. È fondamentale, infatti, fare affidamento sul fornitore che riesce a garantire i migliori suggerimenti, in modo tale da realizzare un vero e proprio piano hosting personalizzato, che non scenda a compromessi in riferimento ad aspetti importantissimi come sicurezza, affidabilità, qualità del servizio e livello di assistenza che viene garantita.