Grande spazio nella rivista sarà dedicato all’economia circolare, come filiera corta, come qualità e durabilità, così come alle esperienze virtuose di tante aziende che sono riuscite a ridurre l’impatto ambientale del proprio ciclo produttivo, un lavoro sempre lungo e meticoloso. Si considereranno visioni e azioni ambiziose, cambiamenti a livello organizzativo, mutamenti culturali e soprattutto innovativi, che sono poi le condizioni fondamentali per l’evoluzione di un’azienda dove la sostenibilità dei processi, della produzione e delle collezioni rappresenta un impegno concreto e quotidiano. Una narrazione che coinvolgerà numerosi leader, convinti che non vi sia futuro nello sviluppo se non viene prima percepito il valore della comunità come espressione di un destino comune.
Di questa coinvolgente avventura faranno parte il Galileo Visionary District, con tutti i suoi professionisti specializzati nel design, web, open innovation e digital transformation, Fòrema per la sezione relativa ai percorsi formativi a sostegno della crescita umana e professionale del sistema d’imprese, con particolare attenzione al tema della sostenibilità del lavoro, Robert Jhonson, coach americano di fama mondiale, che guiderà i leader nel loro percorso di cambiamento, oltre a molti altri protagonisti ed esperti di sostenibilità, economia circolare, governance e innovazione. Il magazine sarà on line, consultabile anche sui canali social, e verrà aggiornato periodicamente.
“L’idea di un magazine dedicato alla sostenibilità – dice Enrico Del Sole, Presidente di Fòrema e Vice presidente di Assindustria Venetocentro – l’avevo da tempo, da quando ho iniziato a considerare i dati allarmanti sulla salute del nostro Pianeta. Da laureato in Agraria, ho sempre avuto una sensibilità particolare verso un modello economico green e verso la costruzione di un’economia veramente circolare. Ma il tutto non può passare che attraverso una sensibilizzazione e una formazione specifiche delle imprese sui valori e i principi della sostenibilità, intesa nella sua ampia accezione”.
“Occorre un vero e proprio cambio culturale e di mentalità – aggiunge Paolo Giopp, Presidente del Galileo Visionary District – che metta al centro le persone e il bene dei territori e delle comunità. Humane racconta come le nostre aziende stiano seguendo l’importante mission a cui tutti siamo in questo momento chiamati: trasformare il mondo. Sostenibilità vuol dire innovazione, e il Parco scientifico tecnologico Galileo da sempre ha fatto suo questo concetto, progettando e sviluppando idee innovative e sostenibili perché sono convinto che se vogliamo un mondo più sostenibile dobbiamo lavorare anche per un mondo più giusto con meno squilibri”.
che si occupa di sostenibilità, innovazione, governance. Il tema della salvaguardia ambientale e’ sempre più centrale. Come istituzioni la sfida che dobbiamo porci e’ far sì che le future generazioni possano ricevere le stesse opportunità e le stesse risorse di quante ne abbiamo disposizione oggi. Bisogna promuovere un cambiamento culturale per sollecitare modelli organizzativi ‘Green’ in tutti gli ambiti della vita quotidiana e nelle nostre comunità”: lo ha sottolineato il senatore Udc Antonio De Poli nel corso della conferenza stampa. “L’Earth Overshoot day – giorno del debito ecologico, che registra il giorno in cui l’uomo ha consumato tutte le risorse biologiche rinnovabili che il pianeta Terra produce in un anno -, nel 2005, era il 25 agosto. Oggi è il 29 luglio. Le risorse finiscono prima. Questo ci fa capire l’importanza di tutelarle attraverso nuovi modelli e processi organizzativi che, nel segno della sostenibilità, grazie al contributo dell’innovazione e delle nuove tecnologie, contribuiscano alla salvaguardia del nostro ambiente”.
Per comunicare la “sostenibilità” bisogna però scegliere le parole giuste. È necessario trovare modi diversi per raccontarla, che portino prima di tutto a un cambio di mentalità in ognuno di noi. E questo non è per niente facile, così come non è sempre scontato comprendere che ci troviamo nel mezzo di una rivoluzione culturale che ha al suo centro l’ambiente, la salute, l’impresa e l’etica. Humane vuole provare a stimolare un confronto tra idee diverse, parlando in modo etico, con una riflessione sull’agire umano e sulle possibilità di orientare il futuro verso un bene comune. Si vuole raccontare anche la sostenibilità come cultura d’impresa, che ha senso solo se messa in relazione a una strategia lungimirante in cui il bene della collettività diventa centrale. E l’attenzione va soprattutto alle generazioni future, i Millennials e gli iGen, che considerano la salute del pianeta e il benessere personale come aspetti determinanti delle loro scelte, perché credano veramente che un mondo diverso sia possibile.
Infatti, l’Overshoot day, il giorno del sorpasso, è ormai una costante da 15 anni, la data drammatica in cui l’uomo ha consumato tutte le risorse biologiche rinnovabili che il pianeta produce in un anno. Nel 2005 cadde il 25 agosto, poi sempre prima, fino al 29 luglio nel 2019. Con il lockdown il triste anniversario è stato posticipato di un mese, il 22 agosto, e le emissioni di carbonio sono scese del 14,5 %, grazie alla flessione dei consumi energetici, con un risparmio nel nostro Paese di 1,5 miliardi di cibo (-25%) annullando gli sprechi, un ritorno in cucina degli avanzi, una maggiore attenzione alle scadenze degli alimenti, fino alla spesa a chilometro zero. Basterebbe soltanto che questo si verificasse a livello globale per ritardare l’Overshoot Day di 32 giorni. In tanti ormai l’hanno capito. La sostenibilità, con la pandemia di COVID, ha assunto quindi un significato più ampio e profondo, che dall’ambiente è passata ad abbracciare anche una dimensione economica e sociale, acquisendo una considerazione più trasversale, inclusiva e soprattutto etica.