Avremmo potuto avere più liste, ma per noi la qualità dei candidati e una offerta politica coerente e coraggiosa sono valori che vanno oltre la quantità. E’ il pensiero espresso da Francesca Gislon, candidata sindaco espressione del mondo che cinque anni fa si riconobbe nella cavalcata elettorale da 22,83% di Arturo Lorenzoni, e che ora prova a tenere accesa la fiammella del civismo presentando una compagine di 16 uomini e 16 donne di assoluta valenza sul piano della popolarità, novità e in mezza dozzina di casi assoluta provata notorietà anche nel mondo della politica e dell’università.
Capolista è Giuliano Pisani, apprezzatissimo docente di lettere antiche al Liceo Tito Livio di Padova e già con alle spalle apprezzate esperienze come assessore alla cultura della Giunta Destro (1999 – 2004), poi ispiratore del Giardino dei Giusti ed ancora Consigliere comunale.
Altro nome di spicco senz’altro è quello del chirurgo Francesco Calabrò, che si trova dopo anni passati in sala operatoria e poi alla guida della direzione trapianti del Veneto, a vivere con un cuore nuovo nel petto: qualche anno fa Francesco Calabrò è passato dall’altra parte del tavolo operatorio. E dopo poche settimane era già in piscina ad allenare alla nuova vita quel cuore che era di una persona che non c’è più. E si è promesso di onorare quel dono mettendo un sacco di vita nei prossimi giorni, e il suo impegno in politica fa parte di quella promessa. C’è Roberto Mancin, laureato in informatica che ha vissuto anche lui a suo modo due vite e se nella prima era uno studente di ingegneria con la passione della bici, la seconda è iniziata un secondo dopo un bruttissimo incidente stradale che avrebbe stroncato l’esistenza di chiunque ma non la sua: ed allora Roberto dopo il coma e una riabilitazione che dura ancora adesso, dopo aver reimparato a respirare, a tossire ed a deglutire, si è laureato, è diventato padre, oltre che di due figli, anche dei robot che aiutano i bambini della pediatria di Padova a vivere qualche momento di svago ed a rimanere convinti che la vita è bella. Già queste due persone hanno delle storie, e le racconterò nei prossimi giorni, perchè anch’io ho deciso di metterci la faccia, coordinando assieme a Marco Carrai, già assessore delle giunte Zanonato, la creazione di questa lista. Ma ce ne sono delle altre. C’è Fation “Tony” Ymeraj che è arrivato in Italia quando a dire che eri albanese la gente aveva paura. Tony è sceso da quel barcone con nella valigia solo i suoi sogni, e siccome è uno cazzuto, quei sogni li ha realizzati ed adesso assieme a suo fratello Dorian (barman di livello internazionale e titolare del Barcode in piazza dei Signori e del bar cicchetteria Frida nella stessa piazza) dà da lavorare a una quarantina di persone ed ogni giorno accoglie turisti da tutto il mondo a Padova, facendoli stare bene a pranzo ed a cena al Gancino, facendogli gustare gli spritz ed i cicchetti al Caramel gestito da sua cognata, italo/albanese anche lei. Io voterò per Tony, lo dico sperando di non far dispiacere a nessuno, perchè è una persona per bene.
Poi c’è il professore Luca Palmeri anche lui con una storia pazzesca fatta di tenacia e di amore per la vita. C’è Francesca Armani che ha intrapreso in negozio un negozio bellissimo, e Giulia Sbrignadello che è campionessa di arti marziali e di tiro dinamico, e sì che a guardarla così graziosa e gentile non penseresti mai che avesse così tanta grinta. Ci sono due ex commissari della polizia municipale dentro questa lista, il mitico Gianfranco Tagliavini e il gentile Claudio Cagnin; l’investigatore alla Direzione investigativa antimafia lo ha fatto per tanti anni il poliziotto Massimo Capitanucci, appassionato delle Goldwing, le moto che sembrano un salotto e che ora si impegna tanto nella protezione civile assieme alla restauratrice d’arte Maristella Volpin. Ci sono ben tre avvocati in lista e un artista come Michele “Mec” Picello, ecclettico cantante, scultore, autore televisivo. Ci sono due medici e l’insegnante universitaria Ines Testoni, che dialoga di fine vita con i premi Nobel. C’è l’amica dei cani Francesca Granata che ha fatto della sua passione il suo lavoro al fianco degli amici più fedeli dell’uomo, e c’è il simpaticissimo imprenditore biotech Gabriele Cipri. Non li ho nominati tutti e mi scuso, ma queste righe sono scritte di getto mentre scendo a Roma per lavoro. Lavoro, tutti i candidati ne hanno uno e nessuno di questi farà della politica la propria carriera, anzi, l’idea forte che sta dietro a questa lista è riportare in Consiglio comunale un po’ di persone che vengono dal mondo delle professioni, dell’università. Ci sono liste fatte apposta per permettere all’assessore, altrimenti paradisoccupato, di continuare a vivere per altri 5 anni con 2400 euro al mese. Non è questo il caso, anzi è proprio il suo contrario. E non mi pare proprio poco. Il programma sarà illustrato nei prossimi giorni, un pochino alla volta. Solo per leggere la parte della cultura redatta da Giuliano Pisani ci ho messo tre ore. Ed ho scoperto una volta di più quanto poco so di Padova. A me le frequentazioni con la politica nel corso degli anni hanno regalato proprio questo: scoprire quanto la mia poccola città sia piena di storie di donne e uomini pieni di passioni, di sogni e di vogli di fare del bene. In compagnia di persone così anche una campagna elettorale, che sembra già decisa tra il ballottaggio di due ricchi imprenditori, diventa una bella avventura piena di buona volontà. Autentica e genuina.
Ecco tutti i candidati clicca sull’immagine per ingrandirla:
Capolista Giuliano Pisani, a seguire Francesca Armani, Barbara Bagante, Emma Borella, Claudio Cagnin, Francesco Calabrò, Massimo Capitanucci, Luca Cappellari, Gabriele Cipri, Giovanna Crivellari, Maria Chiara De Martin, Laura Fanton, Antonio Fregnan, Aurora Galeazzo Hymeti, Luca Ghedin, Francesca Granata, Roberto Mancin, Ida Milani, Daniela Orioli, Luca Palmeri, Giulia Parisi Di Gangi, Maria Letizia Pavan Dalla Torre, Francesco Pavan, Michele Picello, Giulia Sbrignadello, Maurizio Segato, Gianfranco Stefani, Gianfranco Tagliavini, Ines Testoni, Maristella Volpin, Tony Ymeraj ed Elena Zamuner.