L’assicurazione auto, come tutti sappiamo, è un contratto che tutela l’intestatario di una vettura da danni e rischi che derivano dalla circolazione stradale; nel caso dell’Italia, tale polizza è obbligatoria per legge. Per la sua stipula, si paga un prezzo annuale che può essere molto diverso da veicolo a veicolo e da assicurato ad assicurato: quali sono quindi i fattori che vanno a influire sul costo della polizza? Gli elementi sono diversi e rientrano in tre macro categorie, ovvero i dati relativi alla vettura da assicurare, i dati personali del contraente e la sua storia assicurativa. Vediamoli insieme in questa breve guida.
I dati del veicolo da assicurare
Come abbiamo detto, sono diversi i fattori che incidono sul calcolo dell’assicurazione RCA. In questa prima categoria, in particolare, sono riuniti i dati relativi alla vettura a cui si riferisce la polizza assicurativa.
Il primo elemento che pesa sul calcolo del costo è l’anno di immatricolazione dell’automobile. Assicurare vetture di più recente immatricolazione, infatti, ha costi generalmente più bassi rispetto a dover stipulare un polizza per un’auto di più vecchia data: grazie ai progressi tecnologici, i veicoli nuovi sono ritenuti più sicuri ed efficienti e quindi meno soggetti al rischio di incidenti stradali.
In secondo luogo, a incidere sull’assicurazione sono anche la cilindrata della vettura, ovvero la potenza, e il tipo di alimentazione: chi opta un’automobile diesel, a metano o a gas fa nella maggior parte dei casi percorrenze maggiori, per cui queste vetture pesano di più sul costo della polizza rispetto al classico benzina.
Infine, da qualche tempo viene valutata anche la presenza o meno sulla vettura della cosiddetta scatola nera: avere a bordo un dispositivo che permette di stabilire le effettive responsabilità del guidatore in caso di incidente fa avere diritto a riduzioni anche sensibili sulla polizza.
I dati dell’assicurato
La seconda categoria di fattori che pesano sulla formazione del premio dell’RC auto è quella relativa ai dati della persona che stipula il contratto. In questo caso, gli elementi di cui si tiene di conto sono l’età del guidatore e il numero di anni da cui è in possesso della patente: fino a 26 anni o se si è neopatentati, infatti, si è considerati guidatori meno esperti e di conseguenza più a rischio di incidenti, perciò bisogna perciò pagare un premio più alto.
L’altro aspetto di questa categoria è invece la tipologia di guida selezionata dal contraente: al momento della stipula della polizza si può infatti scegliere fra guida libera (che consente la guida del mezzo a qualunque conducente), guida esperta (secondo la quale solo i guidatori di almeno 25 anni possono utilizzare il veicolo assicurato) o guida esclusiva (in cui soltanto poche, determinate persone possono guidare). A seconda della tipologia di guida indicata e quindi del numero di persone a cui è consentito l’utilizzo del mezzo il prezzo della polizza varia: la più economica è quella esclusiva, poi si passa a quella esperta e infine alla più costosa, ovvero quella libera (il fatto che tutti possano guidare quel mezzo naturalmente va ad aumentare il rischio statistico di incidenti).
La storia assicurativa del contraente
L’ultimo elemento in grado di far variare l’ammontare del premio assicurativo da pagare è la storia assicurativa del contraente. In particolare, a ogni guidatore viene assegnata una classe di merito, ovvero una sorta di “punteggio” da 1 a 18 che valuta il grado di sinistrosità della persona che stipula la polizza. In questa scala, la classe numero uno è quella più virtuosa, che quindi viene premiata con un costo più basso, mentre la 18 è quella più soggetta a incidenti e quindi obbligata a versare un premio più elevato.
Nel momento in cui si stipula la prima polizza, la categoria che viene automaticamente assegnata è la numero 14. In seguito, anno dopo anno viene assegnato un bonus o un malus a seconda della condotta del guidatore: un bonus di una classe in caso non ci siano stati incidenti, oppure un malus di due classi se nel corso dell’anno il guidatore si è reso responsabile almeno al 50% di un sinistro.
Le garanzie aggiuntive
Finora abbiamo preso in considerazione soltanto i costi di base, ovvero quelli relativi alle coperture obbligatorie per legge. Ci sono naturalmente anche altre garanzie aggiuntive da poter inserire nella polizza, che naturalmente faranno aumentare il premio, tra cui ad esempio quelle contro furto e incendio oppure la tutela legale.