Ospite d’onore e …di grande fama venerdì sera alla Bulesca a Padova.
Invitato dal Presidente del Lions Club Padova San Pelagio, il dott. Alfredo Baldan , è arrivato da Ferrara, assieme ad una bella e gentilissima consorte, il Prof. Rosati Piero, il chirurgo che ha fatto ritornare i capelli al nostro Premier .
Ma il Prof. ha avuto altri nomi famosi come suoi pazienti diventati poi amici , visto che al di là della privacy lo hanno nominato nella stampa come loro medico di fiducia e lo hanno poi pubblicamente ringraziato per avere ritrovato un aspetto più gradevole, giovanile o per aver loro tolto quei difetti che una Natura impietosa aveva creato senza alcun senso dell’estetica.
E di chirurgia estetica il Prof ha parlato, non però in termini pubblicitari, ma in termini molto umani , mettendo in risalto che la magia di un totale cambiamento non è possibile, che chi va incontro a certi interventi deve essere molto cauto nella scelta della struttura e della serietà professionale del personale medico.
Insomma, non sperare nel miracolo di un intervento in Tunisia o nei paesi dell’est Europa, a poche migliaia di euro, né credere che la chirurgia estetica possa colmare i vuoti esistenziali o i graffi dell’anima .
Davanti un pubblico numeroso e attento, Piero Rosati ha risposto a domande più scientifiche o riflessive che personali.. Forse qualche invitato avrebbe voluto osare di più, ma si sa che parlare della voglia di poter sembrare più belli e più giovani, comporta il rischio ancora di venire presi di mira come poco attenti allo spirito o ”all’altezza di ingegno”.
Perciò la classica domanda ”dottore cosa mi consiglia ?” è rimasta sospesa tra la mente e la lingua.
Molto piacevole pure il gioco che il Prof ha proposto: ritrovare le somiglianze tra uomini del passato e quelli del presente attraverso una proiezione da lui creata. E le somiglianze c’erano e sono state individuate quasi tutte.
Pubblico contento. Persona gradevolissima il prof Rosati che ha dispensato sorrisi e semplicità nel rapportarsi con la platea fino a tarda serata.
L’articolo è stato scritto da Erna Marioni Baldan