Lotta senza quartiere alla contraffazione. Le istituzioni padovane si uniscono per contrastare la produzione e la commercializzazione di merci contraffatte e di merci pericolose per la salute pubblica e per la tutela della concorrenza. Un protocollo che definisce le strategie di intervento e i ruoli di ciascun attore è stato sottoscritto oggi negli uffici della prefettura dalla presidente della Provincia di Padova Barbara Degani, dal prefetto di Padova Ennio Mario Sodano, dall’assessore provinciale alle Politiche per la Sicurezza e l’Immigrazione Enrico Pavanetto, dal presidente della Camera di Commercio Roberto Furlan dal direttore dell’Arpav Andrea Drago e dai rappresentanti dell’Università di Padova e dell’Usl 16.
“Con la firma di questo protocollo – ha spiegato la presidente Degani – si allarga a nuovi soggetti e si rende più incisiva la lotta alla contraffazione. La Provincia, in particolare attuerà un lavoro di raccordo con i Comuni e si impegnerà in una campagna di informazione verso i consumatori. Acquistare merce contraffatta significa, infatti, da un lato incentivare il lavoro nero e dall’altro danneggiare le aziende che hanno investito per realizzare i propri prodotti”. Guarda il servizio di Telechiara (di Micaela Faggiani)
Il documento prevede l’istituzione di un Osservatorio Provinciale in materia di Contraffazione e Sicurezza dei Prodotti, che avrà il compito di monitorare e analizzare il fenomeno, supportare le attività di prevenzione e repressione degli illeciti e informare i consumatori. Saranno inoltre individuati degli immobili da adibire a deposito dei prodotti sequestrati o confiscati. Gli Enti collaboreranno inoltre per promuovere – insieme alle Associazioni imprenditoriali – azioni di informazione e formazione preventiva sul territorio provinciale, in particolare per le micro e piccole aziende (con specifici interventi per quelle gestite da imprenditori stranieri), sulla normativa e gli adempimenti amministrativi riguardanti la produzione e vendita di prodotti. Saranno inoltre promosse azioni di informazione preventiva sul territorio provinciale, per i cittadini-consumatori in collaborazione con le Associazioni dei consumatori. Gli Enti preposti ai controlli e al rilascio delle autorizzazioni si scambieranno inoltre informazioni per tenere costantemente monitorato il territorio sull’andamento degli insediamenti aziendali.
“Come Provincia – ha detto l’assessore Pavanetto – ci muoviamo in due direzioni: da una parte, grazie all’accordo con il Ministero della Difesa, siamo alla ricerca di un magazzino in cui stoccare il materiale sequestrato nocivo da destinare alla distruzione, dall’altra puntiamo a mettere a disposizione della molte associazioni di volontariato padovane il materiale contraffatto ma non nocivo perché possa essere utilizzato. Già oggi, infatti, la Guardia di Finanza ha regalato un migliaio di giacche a vento contraffatte alla Croce Rosse perché le distribuisca ai poveri”.
Nell’ambito del protocollo, la Provincia di Padova si impegna a collaborare, nel rispetto delle proprie competenze, alle attività previste dal presente protocollo, con eventuali compartecipazioni alle relative spese, compatibilmente e nei limiti delle disponibilità di bilancio, in particolare per la realizzazione e la promozione di iniziative volte alla sensibilizzazione dei cittadini sul tema della contraffazione. L’amministrazione provinciale diffonderà gli obiettivi del protocollo tra i Comuni della provincia, sollecitandone l’adesione e promuovendo lo scambio di ogni informazione utile, anche attraverso l’istituzione di un apposito tavolo periodico di consultazione con gli enti locali.
L’iniziativa prende il via dalla necessità di contrastare il fenomeno della commercializzazione di prodotti contraffatti, che sfruttano l’immagine di imprese note, determinando danni ai consumatori ed una situazione di concorrenza sleale nei confronti delle imprese. La contraffazione, oltre a determinare un inganno svilendo la funzione tipica del marchio di garantire l’origine dei prodotti, può determinare una reale situazione di pericolo per il consumatore, poiché i prodotti contraffatti sono fabbricati spesso nella più completa violazione delle norme di sicurezza e di certificazione ed etichettatura dei componenti usati e delle caratteristiche intrinseche di sicurezza per il consumatore del prodotto stesso. I prodotti contraffatti vengono inoltre spesso prodotti con l’utilizzo del lavoro nero e di sfruttamento della mano d’opera che talvolta sfociano nella riduzione in schiavitù. E l’utilizzo spregiudicato della mano d’opera costituisce una delle principali cause degli infortuni sul lavoro. E’ inoltre rilevante il danno all’Erario determinato dall’evasione dell’IVA e delle imposte sui redditi, dato che la commercializzazione di prodotti contraffatti o pericolosi avviene in totale evasione delle imposte dirette e indirette. L’attività di vigilanza nella provincia di Padova sui prodotti contraffatti e pericolosi è resa infine necessaria anche in vista della prossima attuazione, nel gennaio 2010, del Regolamento Comunitario (n.765/2008) che impone agli Stati di attuare specifici programmi.
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