L’assessore Claudio Piron chiarisce la questione del liceo Marchesi

 

Dall’assessore ale politiche scolastiche Claudio Piron riceviamo e pubblichiamo:
A proposito del nuovo “liceo marchesi”, oramai invecchiato nella pagine dei giornali, essendo stato accusato da alcuni esponenti del centrodestra di essermi opposto alla sua edificazione ricordo che:
1. Nel  2006, la giunta comunale ha espresso parere favorevole al progetto della provincia di edificare il liceo in via Guido Reni, chiedendo però che fossero verificate tre condizioni:
–    trovare un’adeguata sistemazione per gli anziani ricoverati nell’immobile oggetto di possibile vendita;
–    il rispetto degli standard previsti dai decreti ministeriali per edificare una scuola di 1.200 alunni con auditorium, palestra e i necessari rapporti tra spazi edificati e spazi scoperti;
–    il rispetto di tutti gli standard urbanistici per l’accessibilità di 1.500 persone, parcheggi, spazi di manovra, arre verdi…
Due richieste semplici e necessarie per esprimere valutazioni oggettive, che non hanno colore politico, ma che stanno a fondamento di ogni parere espresso secondo buon senso e responsabilità.

2. Successivamente di fronte a varie difficoltà (dove mettere i nonni, complessa trattativa sull’areai, richieste di mantenere in Arcella una struttura per anziani) l’Amministrazione Comunale, che non si è mai sottratta alle proprie responsabilità, ha suggerito alla Provincia altre due possibilità;un terreno più a nord, vicino alla fornace Morandi e al capolinea del tram con maggiore sicurezza per gli studenti, e previsione di minori costi per l’acquisto del terreno, oppure un terreno in zona Mortise vicino al Severi. Anche in questo caso i costi sarebbero minori anche se i trasporti pubblici andrebbero rivisti e adeguati.

Ora chiedo al centrodestra:
–    come mai alle semplici richieste sul rispetto di standard di legge e su compatibilità urbanistiche non sono mai state date risposte? Si voleva forse fare una scuola nuova con deroghe alle leggi?
–     come mai a febbraio 2008 il Presidente Casarin aveva pubblicamente affermato che la scuola sarebbe stata collocata a nord vicino alla fermata del tram e poi è stato costretto a fare retromarcia ?
–    come mai il centrodestra così abile a organizzare proteste, fiaccolate, banchetti, non si è da fare per rendere compatibili le esigenze di giovani e anziani, di scuola e casa di riposo dando prova di voloer lavorare al bene di tutta la comunità ?

Nei mesi scorsi ho avuto modo di parlarne ancora con gli amministratori della Provincia e ci siamo confrontati serenamente sulle due ipotesi (morandi e mortise) ribadendo la disponibilità a soppesare costi e benefici di entrambe.
Su quanto riportano i giornali circa l’ipotesi della Provincia di ritornare a Brusegana, francamente non ne so proprio nulla. Ricordo però che Comune e Provincia – sentito il Consiglio di Quartiere – si sono accordati per:
–    mantenere gli istituti agrari al a brusegana, valorizzando tale e presenza e tutta l’area circostante;
–    costruire solo il Valle in zona brusegana e sistemare la viabilità già oggi in grave sofferenza;
–    verificare la possibilità di costruire il marchesi in zona arcella o mortise.
A prescindere quindi da cosa ne sarà dell’area dove sorge il Configliacchi, penso si possa ripartire da qui e far crescere la collaborazione tra Istituzioni per costruire le risposte che i cittadini e la città tutta attendono da molto tempo.
Resto convinto che mai e poi mai possono essere messi in contrapposizione, o peggio usati per meri giochetti di potere, i bisogni degli anziani e quelli dei giovani. Sarebbe il peggior servizio messo in atto dalla politica con la p minuscola, intenta ai propri piccoli e intriganti interessi di bottega. Se invece vogliamo dar prova che la politica è utile ed è lo strumento principale per comporre le diverse esigenze e costruire ipotesi nuove e rispettose della vita di tutti i membri della comunità cittadina cambiamo registro e mettiamoci a lavorare nel rispetto delle competenze e delle responsabilità.
E soprattutto delle istituzioni, che devono restare a servizio di giovani e vecchi, intraprendenti e non autosufficienti. Tutti, ma proprio tutti cittadini di cui prendersi cura.

Claudio Piron
Assessore  Comune di Padova