Victor Diaz Silva rischia di essere rimesso in libertà per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva. Un anno e mezzo fa’ l’omocidio: il 30 giugno 2008 l’uruguaiano detto ‘El Gordo’ reo confessò il delitto di Federica Squarise, 21 anni di San Giorgio delle Pertiche a Loret de Mar in Spagna.
L’allarme è dell’avvocato della famiglia Squarise, Agnese Usai, che oggi denuncia che per l’uomo a luglio potrebbero aprirsi le porte del carcere. “Tra pochi mesi – afferma Usai all’ANSA – in assenza di una sentenza di condanna o di un provvedimento che stabilisca la proroga dei termini di custodia cautelare, l’indagato dovrà essere liberato. Il processo poichè non è ancora iniziato, difficilmente potrà concludersi a luglio”. Il ritardo, ha fatto sapere il collega spagnolo della professionista italina, è dovuto al fatto che il Tribunale Supremo in Spagna deve ancora stabilire se tale tipologia di reati debba essere giudicata da un un Collegio di giudici togati o da uno di giudici onorari. “La famiglia – dice ancora l’avvocato – vive un profondo sconforto a distanza di quasi due anni non vede ancora il riconoscimento della responsabilità del reo confesso, che ha ucciso e violentato la figlia”. A questo proposito la stessa famiglia Squarise e l’associazione ‘Per Federicà onlus lanciano un appello affinchè le autorità intervengano e almeno si garantisca che El Gordo non venga liberato per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva.
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