Claudio Piron chiarisce i termini del “nodo” Petrarca

 

Sul nodo della scuola Petrarca riceviamo e pubblichiamo dall’assessore Claudio Piron:
Agli Enti Locali spetta assicurare le condizioni più idonee per la fruizione del diritto allo studio di ciascun alunno e garantire i supporti strutturali necessari allo svolgimento dell’attività didattica. Ministero Pubblica Istruzione – Circolare n.3/2010 – Iscrizioni 2010/11.
1. Padova deve garantire questo diritto a più di 15.000 alunni e famiglie. Perciò, nel 2004 – 2009, abbiamo investito 42 milioni per mettere in sicurezza vecchie scuole, fare ampliamenti, ristrutturazioni, nuovi edifici. Altri 10 milioni sono nel bilancio 2010. In 107 scuole siamo a fine percorso tranne che per la Petrarca. Perché?
2. Perché è una residenza di 250 anni fa, senza scale contrapposte, senza ascensore, i portatori di handicap devono restare a terra, i corridoi larghi metà del necessario, 8 aule inadeguate ed altre utili solo per usi parziali, aula magna, biblioteca, palestra sotto standard, le porte si aprono sbattendo addosso ai banchi, in più aule le sedie sono  appoggiate al termosifone, non c’è cortile o giardino quando il rapporto pieno/vuoto dovrebbe essere 1/3 su 2/3. E’ necessaria una totale ristrutturazione funzionale (bagni, muri, soffitti, pavimenti, infissi…), la messa in sicurezza e il restauro conservativo di opere pittoriche, loggia, soffitti, travi decorate, stucchi, affreschi, fregi, cornici, terrazzo veneziano, marmi e pietre…
3. Dopo quattro anni di lavoro con Vigili del Fuoco, Soprintendenza, tecnici dell’edilizia comunale e monumentale, responsabili della sicurezza, c’è un progetto che prevede lavori per almeno cinque milioni di € e parecchi anni di cantieri aperti. Ma alla fine ci sarà solo un piano pienamente utilizzabile e si dovranno ottenere deroghe alle leggi vigenti.
4. Se 42 milioni per 107 scuole significano 2.800 € / alunno, 5 milioni per 1 scuola significherebbe 36.300 € / alunno per i 138 alunni dei tre anni residenti nello stradario della Petrarca. Cioè 13 volte tanto.
5. Questi dati, appena raccolti dai tecnici competenti, sono stati comunicati a preside e vicepreside. E’ seguito un comunicato stampa  su carta intestata del 1° istituto con insulti, offese contro l’amministrazione, falsità come la  “vendita della Carraresi”, “la lista segreta di cessioni”, “anni di cattiva gestione e abbandono del patrimonio scolastico…”
6. Ci sono stati più incontri con le rappresentanze sindacali e con il presidente del consiglio di istituto. Con lo stesso presidente avevamo ipotizzato varie date per incontrare il consiglio di istituto il prima possibile. Alla fine è stato convocato il 19 gennaio giorno per me impossibile perché non sarò in Italia. Così con la coordinatrice della commissione scuola del Quartiere 1- centro storico. Si era d’accordo di trovare insieme un giorno disponibile ma poi viene inviata una e-mail il sabato 9 per il lunedì 11. Ovviamente l’assessore Clai e il sottoscritto non hanno potuto esserci.

Chiedo ai cittadini e alle famiglie dei 15.000 alunni delle nostre scuole:
a) Di fronte a tali problemi è questo il modo di rapportarsi tra Istituzioni?
b) Se i ragazzi residenti nel bacino della Petrarca sono 46, non è  sufficiente avviare due classi per il 2010/11 avendo tre anni prima della dismissione per esplorare se ci saranno ipotesi praticabili?
c) Se 4 scuole medie del centro storico hanno insieme 148 alunni di bacino e ne accolgono 400 in edifici antichi, riusciremo a sostenere tale situazione?
d) Visti i tagli di governo e regione ai Comuni potremo pensare di avere mai le risorse necessarie a sistemare tutte le 107 scuole di cui 14 hanno da 50 a 80 anni, 20 da 80 a 100 anni, 3 da 100 a 250 anni?
e) Visto che su 42 milioni investiti in questi anni solo 2 milioni sono arrivati da governo e regione dove troveremo le risorse per la Petrarca?

Ai partiti di destra che stanno strumentalizzando le persone e la scuola per farsi campagna elettorale e senza alcuna reale proposta, suggerisco di leggere le dichiarazioni ad un quotidiano locale (12 gennaio u.s.)  dell’assessore provinciale all’edilizia scolastica Gilberto Bonetto (iscritto alla Lega Nord, nella giunta di Barbara Degani del Pdl): “la Regione dovrebbe incentivare con finanziamenti aggiuntivi gli enti che costruiscono scuole nuove dismettendo vecchie strutture, che necessitano di interventi costosissimi.  “Condivido le scelte dell’assessore Piron, sono stato io stesso a suggerirgli questa linea. Sto valutando la questione anche per le scuole superiori, gestite dalla Provincia.”
Se nel frattempo i signori di destra riusciranno a trovare le risorse dal ministro Gelmini che ha tagliato 8 miliardi di € alla scuola, noi saremo pronti a fare quanto possibile.

Claudio Piron – Assessore Comune di Padova