“E’ stata recuperata l’unità di intenti fra le Banche di Credito Cooperativo del Veneto”. Lo sio legge in una nota diffusa dopo l’assemblea odierna della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo per l’approvazione della previsione economica 2010. Assemblea che, continua la nota che riportiamo integralmente qui di seguito “ha segnato un ulteriore passaggio nel superamento dell’animata dialettica interna che ha contraddistinto negli ultimi anni il movimento regionale e che ha portato 14 BCC a riunirsi nell’associazione Progetto Veneto, pur rimanendo socie della Federazione regionale presieduta da Amedeo Piva.
Infatti, all’inizio del mese di dicembre è stato siglato un “Protocollo di intesa per il buon governo della Federazione Veneta delle BCC” tra lo stesso Presidente Piva con gli esponenti federativi e il Presidente Alessandro Belluzzo con gli esponenti delle Banche espressione dell’associazione Progetto Veneto grazie anche all’importante ruolo svolto dal Presidente di Federcasse Alessandro Azzi e dal Presidente del gruppo bancario ICCREA Giulio Magagni.
Il protocollo condiviso prevede un impegnativo programma di azione: il primo passaggio è costituito dall’allargamento del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo, oggi realizzato con l’approvazione delle modifiche statutarie e l’ingresso nell’attuale cda dei Presidenti Giancarlo Bersan di Banca del Vicentino- Credito Cooperativo di Poiana Maggiore, di Franco Ferrarini di Benaco Banca e di Giovanni Piasentini della BCC del Polesine.
Nel prossimo periodo il Consiglio di amministrazione federativo sarà impegnato, pertanto, a ridefinire le regole del governo del Credito Cooperativo Veneto sia sotto il profilo associativo che imprenditoriale.
Il nuovo clima tra le BCC/CRA del Veneto consentirà di affrontare con ancora maggiore determinazione gli effetti della crisi che sta pesantemente interessando anche la nostra regione”.
Le Banche di Credito Cooperativo hanno infatti scelto da tempo di intensificare la loro funzione di sostegno all’economia del territorio, pur colpito nel 2009 dai pesanti riflessi della crisi economica generale.
In controtendenza con il restante sistema bancario, le BCC hanno scelto di rinunciare ad utili di esercizio per essere maggiormente vicine a famiglie e imprese in un momento di difficoltà. Hanno quindi continuato ad erogare il credito, con un incremento a novembre 2009 del +4,01%, e a godere della fiducia dei risparmiatori: a testimoniarlo ci sono i depositi, aumentati del +6,36%; anche la rete si è ulteriormente allargata con l’apertura di nuove filiali per un totale nel Veneto di 628 sportelli.