Mercoledì dalle ore 10 a Palazzo Moroni si svolgerà la cerimonia di commemorazione in occasione del Giorno del Ricordo, organizzata da Comune, Prefettura di Padova e Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia.
La giornata è stata istituita con legge dello Stato nel 2004 “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
La celebrazione del Giorno del ricordo è un monito a conoscere e testimoniare la sofferenza e il sacrificio di persone innocenti. Per questo l’Amministrazione comunale ripropone ai ragazzi degli istituti superiori il “viaggio del ricordo” a Trieste, alla risiera di S. Sabba e alle foibe di Basovizza. Una visita che si inserisce nel più ampio impegno che il Comune di Padova propone ai giovani delle scuole superiori della città, per tenere fede al dovere proprio delle istituzioni, come recita la legge dell’aprile 2004, di ricordare e dare riconoscimento a fatti troppo a lungo dimenticati, come le foibe, l’esodo e tutta la complessa vicenda del confine orientale. Una tragedia per migliaia e migliaia di famiglie, i cui cari furono imprigionati, uccisi, gettati nelle foibe. Una miriade di tragedie e orrori, una tragedia collettiva, quella dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani, dalmati, quella dunque di un intero popolo.
Questo il programma della cerimonia:
Alzabandiera
Onore ai caduti e deposizione della corona di alloro con l’accompagnamento musicale della fanfara dei Bersaglieri in congedo, sezione di Padova
Interventi:
– Flavio Zanonato, sindaco del Comune di Padova
– Italia Giacca, presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
La cerimonia si conclude con la consegna da parte del prefetto di Padova Ennio Mario Sodano dei riconoscimenti ai discendenti delle vittime delle foibe.
Eventi collegati
Al Giorno del Ricordo è collegata la mostra “Histria fecunda et industriosa. Senatori, donne fatali, imperatori nella villa romana di Loron” , allestita nella Sala della Gran Guardia dal 6 al 28 febbraio 2010. La mostra, realizzata dal Comune di Padova e dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova-Dipartimento di Archeologia, Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, Progetto Interadria-Eredità culturali dell’Adriatico, è aperta dal martedì alla domenica, con orario 10.00-18.00, ingresso libero. Nell’ambito della mostra vengono proposti incontri dedicati alla cultura istriana fiumana e dalmata, che si svolgono il sabato alla Gran Guardia:
– sabato 13 febbraio alle ore 11.00 Franco Luxardo, presidente dei Dalmati nel mondo, presenterà “Le attività della Società Dalmata di Storia Patria e di Venezia”. A seguire interventi di Michele Pietro Ghezzo, dell’Università degli Studi di Padova su “I dalmati all’Università di Padova dagli Atti dei Gradi Accademici” e Davide Rossi, dell’Università degli Studi di Bologna, su “Toponomastica in Istria, Fiume e Dalmazia”.
– sabato 20 febbraio alle ore 11.00 presentazione del libro “Ci chiamavano fascisti, eravamo italiani” dell’autore Jan Bernas, giornalista di origine polacca; segue la proiezione del videodocumentario “Trieste tra storia e futuro: dall’Adriatico oltre l’Atlantico, con immagini di repertorio ed interviste a cura di Viviana Facchinetti, giornalista a Trieste. Le iniziative alla Gran Guardia terminano
– sabato 27 febbraio alle ore 11.00 con la conferenza di Marino Micich, direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume a Roma, su “Flussi migratori ed accoglienza tra storia e politiche di gestione. L’identità culturale italiana a Fiume nel Novecento”, cui segue l’intervento del critico cinematografico Alessandro Cuk sul tema “L’esodo giuliano dalmata nel cinema italiano”.
La ricorrenza sarà commemorata anche a teatro. Sabato 13 febbraio, alle ore 20.30, nell’Auditorium del Centro Culturale Altinate/San Gaetano in via Altinate 71, andrà in scena la rappresentazione “Esodo”, con la regia e i testi a cura di Loredana Gioseffi