Almeno duemila persone hanno aspettato all’alba l’apertura dei portoni della basilica di Sant’Antonio questa mattina fino alle 6 (clicca qui per vedere le immagini dei pellegrini in fila). Tanta era l’attesa del popolo dei devoti del Santo il cui corpo è esposto di nuovo alla fede dei pellegrini dopo l’ultima ostensione del 1981.
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A Padova fino a sabato 20 febbraio, data in cui la sera, salvo proroghe che arrivino dalla Città del Vaticano, il corpo di Sant’Antonio ritornerà nell’Arca da cui era stato traslato ad aprile del 2008 per permettere i lavori di restauro della cappella. Il corpo di Sant’Antonio è esposto racchiuso in una teca di cristallo nella cappella delle reliquie che racchiude permenantemente il mento e la lingua incorrotta del Santo.
Attorno alla basilica pontificia sono dislocati carabinieri, polizia e volontari di protezione civile, croce rossa ed associazioni religiose che danno orientamento ed assistenza ai devoti in arrivo sul sagrato.
Il flusso dei pellegrini dopo il picco delle prime due ore continua al ritmo di un migliaio di ingressi l’ora. I frati della basilica si aspettavano 100mila fedeli nei sei giorni di ostensione, cifra che potrebbe essere ampiamente superata visto che il grosso dei fedeli è atteso per venerdì e sabato.
“Padova è in festa per questo evento e saprà accogliere i fedeli con gioia – commenta il vice sindaco di Padova Ivo Rossi, questa mattina alle 8 in visita alla basilica – nelle ultime quattro settimane assieme a tutte le altre istituzioni abbiamo approntato un piano del traffico con parcheggi scambiatori, bus rafforzati e percorsi preferenziali che questa mattina ha retto. Ci aspettiamo il picco dell’affluenza sabato, giornata in cui raccomandiamo a padovani e pellegrini l’uso, per quanto possibile, dei mezzi pubblici”.
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