“Le università del Veneto e del Nordest, compresi gli atenei di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia sono, – ormai è dimostrato e riconosciuto – tra le migliori del Paese. Se sapremo aggregarle sempre più strettamente in un processo sinergico di federazione, sicuramente ci porremo in condizione di competere più efficacemente a livello internazionale, dando vita ad un nuovo cluster, forte non solo a livello nazionale ma europeo”. Questo uno dei passaggi centrali del discorso con cui il rettore dell’università di Padova ha inaugurato il 788esimo anno accademico dell’ateneo di Padova. “Mi piace poter annunciare – ha aggiunto il rettore Zaccaria – che proporrò nei prossimi giorni ai colleghi Rettori lo Statuto di una Fondazione delle università del Nordest. Siamo fiduciosi che le sinergie già in atto tra molte nostre università potranno ottenere un riconoscimento premiale sia dal ministero che dai governi regionali”.
La risposta da parte del presidente della Giunta del Veneto Giancarlo Galan non si è fatta attendere su questo punto: “come Regione siamo sempre stati dalla parte di chi richiedeva la nascita di una sorta di Politecnico del Veneto – ha detto Galan nel suo tradizionale discorso al termine degli interventi dell’anno accademico – e siamo anche per collaborare con latre regioni del Nordest a favore di una università di eccellenza. Ma tutto ciò resta un obiettivo lontano fino a quando non disporremo pienamente di quanto è contenuto negli articoli 116 e 119 della vigente Costituzione. Ciò che chiediamo ancora una vola e lo stiamo facendo da più di due anni è di poter avere dal Governo la delega in materia di gestione finanziaria da parte dello Stato, così come hanno ottenuto in Trentino – Alto Adige. Autonomia e federalismo fiscale per la Regione significherebbe la possibilità reale di potenziare al massimo il livello scientifico e didattico dell’università”.
Due i momenti di contestazione durante l’inaugurazione del 778esimo anno accademico dell’università di Padova. Una ventina di studenti del Sindacato degli studenti e del Collettivo di Scienze politiche con solgan al megafono e cartelli con su scritto “Io non sono uno spreco” hanno protestato fuori da un palazzo del Bo sorvegliato da polizia e carabinieri contro i tagli di bilancio dell’Ateneo che secondo i manifestanti colpirebbero la didattica e la ricerca. Dentro, in un passaggio del suo discorso il presidente del Consiglio degli studenti Gianluca Pozza ha detto, rivolgendosi direttamente al presidente del Veneto Giancarlo Galan: “com’è possibile che gli studenti extracomunitari? Solo il 3 per cento dei non comunitari ha ricevuto la borsa di studio. Duecento studenti in base alla normativa di emanazione regionale ne sono stati esclusi. spero che il suo successore metta mano a questa normativa palesemente razzista”.
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