Chi erano le donne della Costituente? Da dove venivano? Quale fu il loro apporto? Lo spettacolo teatrale di Massimo Somaglino, che andrà in scena lunedì 8 marzo alle 10.45 nell’auditorium del Centro Culturale Altinate/San Gaetano, è un’appassionante ricerca teatrale sulle donne che hanno partecipato alla stesura della Costituzione per la neonata Repubblica Italiana.
La matinée, organizzata dall’Ufficio Progetto Giovani – Politiche Giovanili del Comune di Padova, è stata programmata in orario antimeridiano per consentire la partecipazione agli studenti delle scuole superiori, ed è aperta a tutta la cittadinanza fino all’esaurimento dei posti disponibili. Lo spettacolo è gratuito.
Lo spettacolo
Lina, Nilde e le altre – Una ricerca teatrale sulle donne della CostituenteDi e con Massimo Somaglino
Lina Merlin, Nilde Iotti, Teresa Noce, Rita Montagnana, Angela Maria Guidi, Elisabetta Conci sono alcune delle ventuno donne che il 2 giugno 1946 furono elette a far parte della Assemblea Costituente, che diede vita alla Costituzione Italiana, ancora oggi, e con tenacia, in vigore. Quale fu il loro apporto? Da dove venivano? Per quali vie arrivarono sui banchi del Parlamento nella prima elezione democratica dopo il fascismo? A queste domande cerca di rispondere questo lavoro. E attraverso le loro figure l’indagine si allarga ad un “prima” e ad un “dopo”. La lunga vicenda del voto alle donne, dalle “suffragette” alla “beffa” di Mussolini, fino alle scatenate femministe degli anni ’70 ed alle “quote rosa” dei tempi attuali. E qual è la condizione della donna oggi? Quanto pesa nella politica italiana, al 50° posto nel mondo per presenza femminile? Un’indagine storica e civile che presenta una sola sorpresa: è fatta da un uomo.
L’autore
Massimo Somaglino è attore e regista teatrale. Qualche volta (ma di rado e più che altro per necessità) anche autore o cantante o musicista. Della sua carriera ormai quasi trentennale svolta in ambito regionale e nazionale ricorda più volentieri il lavoro come attore con Elio DeCapitani ed il Teatro dell’Elfo, il connubio con Giuliana Musso per le regìe di spettacoli di successo come “Nati in casa”, “Sexmachine” e il recente “Tanti Saluti” ed il lungo percorso personale di ricerca che lo ha impegnato in produzioni intorno ad eventi e personaggi della storia friulana: “Zitto, Menocchio!” sul pensiero eretico del famoso mugnaio valcellinese, “Cercivento”, spettacolo contro le guerre, “Achtung banditi!”, concerto teatrale per la Resistenza, “Indemoniate” sulla vicenda delle donne di Verzegnis, ed altri, tutti realizzati con lo stesso gruppo di lavoro artistico. Ama leggere a voce alta, perché dice che leggere a qualcuno è anche un modo per svelare una parte di sé che altrimenti non ce la fa ad uscire. Provare per credere.