Il bilancio del Comune commentato da Gianni Berno

 

Il dato di fondo del Bilancio che andremo presto ad approvare è che, nonostante i risparmi imposti dal taglio drastico dei trasferimenti statali, vengono garantiti tutti i servizi fondamentali ai cittadini, particolarmente preziosi in questo momento di difficoltà, e si continuano ad investire risorse fondamentali per far crescere la nostra città da ogni punto di vista: infrastrutturale, culturale e sociale.
E’ davvero incredibile, quindi, come il giorno stesso in cui il nostro sindaco ha fornito alla stampa alcune tabelle riepilogative sul bilancio 2010  del Comune di Padova (bilancio che verrà discusso in Consiglio il prossimo 12 aprile) i colleghi del PDL Avruscio, Foresta, Salmaso e Marin abbiano fatto a gara per evidenziarne presunti limiti e negatività, non sapendo palesemente di cosa si parla.  
Sottolineo che nel momento in cui i consiglieri PDL commentavano non avevano ancora in mano il bilancio (consegnato a noi consiglieri alcuni giorni dopo) e non erano ancora iniziate le commissioni consiliari dedicate ad approfondirlo (la prima si è tenuta il 23/3/2010 e finiremo gli incontri poco prima della seduta del 12 aprile).
Quindi un tempismo davvero incredibile quello dell’opposizione che boccia il bilancio a prescindere, nella migliore tradizione di una minoranza ideologica e contro, specie sotto elezioni regionali.
O forse c’è un’altra interpretazione; i colleghi avevano già fatto due conti dei tagli effettuati da governo e regione che stanno costringendo gli enti locali (anche quelli virtuosi come Padova) a fare salti mortali per non eliminare servizi fondamentali ai cittadini.
Anzi c’è di peggio, il governo premia (con voto favorevole anche del candidato presidente Zaia, tuttora Ministro, che vorrebbe continuare a rivestire il doppio incarico di membro dell’esecutivo e di presidente di regione) comuni che dissipano i soldi (Catania, Reggio Calabria, Roma ad es.) e mette in croce gli enti locali virtuosi, che non vengono sostenuti proprio in forza della correttezza con cui gestiscono i conti nel pieno rispetto del patto di stabilità.
Siamo davvero al paradosso: se tagliate soldi a livello nazionale e regionale almeno siate coerenti e non aspettate al varco chi come il comune di Padova, per redigere un bilancio corretto, si trova a fare necessariamente economie, anche attraverso alcune alienazioni, finalizzando gli eventuali introiti ad investimenti strategici per la città.
Qui si sta manipolando la verità (arte in cui potete vantare eccellenze assolute) e si gioca con l’intelligenza dei cittadini.
Se state maltrattando i comuni a monte in forza di un proclamato ma non praticato federalismo, di cui soprattutto la Lega si riempie la bocca, almeno non stressate a valle i comuni di cui  dovreste apprezzare gli sforzi per quadrare il bilancio sputando sangue, cercando  di evitare danni ai cittadini, compatibilmente con regole che ci vengono imposte e che rispettiamo, ma non condividiamo.
Inviterei allora i colleghi del PDL a studiare un po’ meglio i numeri prima di emettere sentenze e i colleghi della Lega a riflettere se è davvero questo il modello di federalismo che sognavano; se  questo è lo scenario anche per i prossimi anni forse gli elettori che li hanno votati, sperando nella realizzazione di un serio federalismo fiscale, dovrebbero fare una velocissima riflessione prima del 28-29 marzo e sostenere le forze politiche come il PD che sono favorevoli (e il nostro sindaco si è distinto in questa battaglia) a destinare il 20% dell’IRPEF ai Comuni. 

Gianni Berno
Capogruppo PD Consiglio Comunale Padova