Incensurati, in cassa integrazione, e spacciatori. Polizia e carabinieri sequestrano 4 kg di cocaina

 

C’era anche un cassaintegrato di una azienda metalmeccanica tra i sei corrieri nigeriani della cocaina arrestati nelle ultime settimane dai carabinieri della compagnia di Cittadella, che hanno recuperato in tutto due chili di droga proveniente dalla Nigeria. L’organizzazione era composta da cinque nigeriani ed un marocchino che a vario titolo partecipavano allo spaccio della droga su Padova ed altre province del Veneto. A capo del gruppo Paul Ikwubuo, 39 anni che a dispetto di una ptologia che lo costringeva a lunghi trattamenti in un ospedale dell’alta padovana, teneva le fila del gruppo in cui figura come uomo di fiucia anche Martin Udogadi Mbamah, nigeriano 35 enne incensurato, fino a qualche mese fa operaio in forza alla ditta Carraro di Campodarsego (Padova) prima che la crisi lo costringesse alla cassa integrazione. 
Gli uomini della squadra mobile invece hanno arrestato due fratelli albanesi indiziati di essere i referenti per il confezionamento e lo spaccio intermedio della cocaina nella città del Santo. I due arrestati sono Ramadan Halili, 30 anni ed il fratello Altin Halili, 34 anni, entrambi incensurati. Nell’abitazione di quest’ultimo i poliziotti hanno trovato una pressa e tutto il necessario per il confezionamento ed il taglio della cocaina. Al momento dell’irruzione nell’abitazione dell’albanese sono stati trovati oltre due chili di cocaina, un chilo di hashish e sostanza da taglio. Opportunamente lavorata la droga sequestrata ai due fratelli, attualmente in carcere, avrebbe fruttato quasi 500mila euro.