Una coppa etrusca, due anfore antiche e tre quadri di inizio ‘900, per un valore che supera abbondantemente il mezzo milione di euro sul mercato nero delle opere d’arte.
E’ il bottino recuperato dai carabinieri del comano provinciale di Padova assieme ai militari del nucleo di tutela dei beni artistici dell’Arma. Il sequestro dei reperti archeologici e dei quadri è stato possibile grazie ad una indagine iniziata nel gennaio di quest’anno dai carabinieri di Abano Terme (Padova) su quello che sembrava un banale smarrimento di due assegni in bianco, titoli successivamente indebitamente compilati per un importo di 44mila euro ciascuno, quindi messi all’incasso. Guarda il servizio di Micaela Faggiani per Telechiara
I militari hanno invece scoperto che gli assegni servivano per pagare una vendita fatta da un antiquario di Todi che aveva venduto ad un gallerista di Abano Terme tre quadri, accettando gli assegni che con la denuncia l’antiquario aveva poi bloccato, truffandolo. Con gli sviluppi dell’indagine i carabinieri di Abano Terme insieme con i colleghi del nucleo tutela patrimonio culturale di Venezia, hanno sequestrato i tre quadri opere del pittore ungherese Eder Gyula, Paul Rouffio pittore francese ed un’opera di Frances Emilio Sala, pittore spagnolo di fine ‘800. Il sequestro è stato disposto dal sostituto procuratore padovano Benedetto Roberti titolare dell’indagine che ha denunciato due persone per concorso in truffa.
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