Da Raffaele Zanon riceviamo e pubblichiamo:
“In relazione alle recenti vicende che lambiscono i vertici dell’agenzia regionale per l’ambiente del Veneto con indagini, che a volte hanno tempistiche sospette, credo sia ora che il sistema politico veneto e nazionale si cutelino con un vaccino morale”. Questo il punto di vista del dirigente nazionale del Pdl Raffaele Zanon. “Occorre che ogni amministratore pubblico del centrodestra – aggiunge Zanon – a qualsiasi livello sottoscriva un Codice etico che permetta al nuovo soggetto politico di affrontare compiutamente la questione morale per rinnovare la politica e rendere trasparente l’agire del governo nazionale come quello locale. Questo vale non solo per esponenti direttamente coinvolti nelle responsabilità amministrative, ma anche per coloro che compongono gli organi di controllo e le commissioni di valutazione”.
La proposta del dirigente nazionale del Pdl Raffaele Zanon, in merito alle recenti vicende giudiziarie che riguardano esponenti del Pdl a livello nazionale e locale sarà portata all’attenzione della prossima direzione nazionale del Pdl. “Il Codice Etico può definirsi come il contratto morale del prossimo PDL – spiega Zanon – Occorre cioè una carta dei diritti e doveri morali che definisca la responsabilità etico-sociale di ogni componente la nuova forza politica. Altrimenti il Pdl, come anche gli altri partiti, rischia di trovarsi sempre davanti all’eterno bivio: in presenza di iniziative giudiziarie cosa fare? Ricordo che gli amministratori pubblici non sono colpevoli solo perchè ricevono un avviso di garanzia nè sono sempre ancora presentabili politicamente quando siano coinvolti in scandali, magari non rilevanti sul piano penale, ma che lasciano comunque strascichi pesanti”.
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