Legambiente lancia l’allarme pioppi ai giardini della rotonda

 

Da Legambiente Padova riceviamo e pubblichiamo:
Circolano con insistenza voci che danno per imminente l´eliminazione dei maestosi Pioppi dei Giardini della Rotonda (zona Piazza Mazzini) all´interno della riqualificazione dei giardini stessi. Legambiente, oltre a chiedere se è vero ai responsabili del settore verde, chiede all’amministrazione comunale di procedere come per la ristrutturazione del 1998 quando si studiò con cura il problema e si comprese che l’intero sistema giardino andava protetto e si trovarono risorse e competenze per evitate facili e drastiche soluzioni: quell’abbattimento di alberi maestosi dal quale non si sarebbe tornati più indietro.

Spiega Andrea Nicolello, del Direttivo di Legambiente Padova: ” siamo molto legati ai Giardini della Rotonda, uno splendido esempio di giardino storico che si appoggia sul Bastione della Gatta, perchè nel 1996-97 furono “adottati” dal liceo Artistico Modigliani grazie ad un progetto di educazione ambientale promosso da Eleonora Chinni di Legambiente che li salvò dal degrado e dall’oblio nel quale erano caduti da molti anni. In quegli anni alcune classi, guidate dalla prof.ssa Nicole Schmidt, biologa e botanica, coadiuvata dagli insegnanti di arte e restuaro, ne fecero un attento studio – e un progetto di riqualificazione – che ricordò all’opinione pubblica e all’amministrazione comunale la valenza botanica, storico ed artistica di questo giardino che rappresenta una fase di transizione tra Liberty e Decò e presenta inoltre elementi di classicismo novecentesco. Tanto che l’allora assessore al verde Milvia Boselli ottenne un finanziamento che permise di restaurare completamente l’area, restituirla alla città e salvare gli alberi secolari. Tra le varie opere realizzate infatti ci fu anche il rifacimento del muro di contenimento e il posizionamento di potenti tiranti in ferro che ne assicurarono la staticità.  Oggi a distanza di molti anni si torna a parlare con insistenza di abbattimento del filare di alberi che garantiscono una splendida quinta verde. All’amministrazione comunale chiediamo di procedere come nel 1998 quando si studiò con cura il problema e si comprese che l’intero sistema giardino andava protetto e si trovarono risorse e competenze per salvare gli alberi”