Confindustria Padova festeggia lunedì i suoi primi 100 anni

 

Lunedì Confindustria Padova celbra i suoi primi cento anni di industria padovana. Dal ritardo di inizio ‘900 alla “rinascita” nel primo dopoguerra, agli esordi della locale Unione Industriali (1922). Dagli anni ’50 del nascente mito di Padova come “Milano del Veneto”, ai ’75-’90 della impetuosa industrializzazione, urbana e della provincia. Fino al capitalismo diffuso di oggi, fondato sulla piccola impresa, al drappello di aziende innovatrici selezionate per l’Expo di Shanghai. All’urto di una recessione che spazza certezze e rendite di posizione, non la voglia di reagire delle imprese. E impone nuovi paradigmi per competere dopo la grande crisi.
L’industria padovana e la sua storia, le criticità di oggi e gli scenari futuri, le proposte alla politica per accelerare l’exit strategy, saranno i protagonisti dell’evento di Confindustria Padova “IL TEMPO DELL’IMPRESA Cento anni di industria padovana tra storia e futuro”, che si terrà lunedì 12 luglio 2010, con inizio alle ore 17.00 a PadovaFiere – Padiglione 8 (ingresso da via Rismondo), con cui l’Associazione – tra le prime in Italia con 1.800 associati e 67 mila addetti – partecipa al Centenario di Confindustria, in collaborazione con Antonveneta – Gruppo Montepaschi.
La relazione del presidente di Confindustria Padova, Francesco Peghin, aprirà i lavori. Seguirà l’intervento di Giorgio Roverato, storico dell’economia dell’Università di Padova (“Cento anni tra storia e futuro”), autore del libro su un secolo di industria padovana che sarà presentato in anteprima. Sullo sfondo di un’economia alla ricerca di segnali, per ora discontinui, di ripresa, del confronto sulla manovra finanziaria e sugli effetti su Regioni ed Enti locali, si confronteranno politica e imprese: il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il sindaco di Padova Flavio Zanonato, Mario Carraro presidente Gruppo Carraro, Giovanni Costa Università di Padova, Andrea Gabrielli amministratore delegato Siderurgica Gabrielli. Conduce i lavori Andrea Cabrini direttore Class-Cnbc. Nel corso dell’evento saranno premiate le aziende associate a Confindustria Padova, con oltre cento anni di attività.

Passa dunque da Padova il confronto tra politica e imprese sulla difficile quadratura tra rigore e crescita, correzione dei conti e sviluppo, sugli spazi di manovra di Regioni ed Enti locali, tra “cura dimagrante” e federalismo in bilico. Le ultime stime sull’economia italiana (Pil tra +0,9% del Governo e +1,2 del CsC) e del Veneto dicono che la risalita è iniziata, ma sarà lunga e ripida. Eppure le aziende ci credono, innovano, puntano nuovi mercati. Ma reclamano centralità nelle scelte politiche, nazionali e regionali.
«Con fatica, a piccoli passi, è in atto un’inversione di tendenza, dopo il durissimo 2009 – spiega il presidente di Confindustria Padova, Francesco Peghin -. Nessuna illusione però, il passaggio è stato terribile e ci vorrà tempo per risalire. Anche considerando gli effetti restrittivi della manovra. L’ago della bilancia risiede nella fiducia. E spetta alla politica infonderla, con azioni decise».
«La linea del rigore adottata dal Governo non ha alternative – insiste Peghin – è un dovere assoluto, ma non basta. Convince meno l’assenza di misure per la crescita, la distribuzione dei sacrifici tra Stato e autonomie locali e la linearità dei tagli, che non distingue tra Enti virtuosi e spreconi». «Ridurre la spesa è una priorità, ma lo è altrettanto tornare a crescere». Il corridoio è strettissimo, riconosce il presidente di Confindustria Padova, ma varrebbe la pena percorrerlo. «Per esempio, destinando le entrate della lotta all’evasione ad alleggerire il peso fiscale sui contribuenti onesti: per le imprese, eliminando il costo del lavoro dall’imponibile Irap, incentivando la ricerca con il credito d’imposta, recuperando nell’esame in aula la proroga della Tremonti-ter. Fermo restando soldi e saldi, sarebbe un’iniezione di fiducia». «Il federalismo fiscale può essere la quadratura, purché avvicini davvero la responsabilità di chi spende e di chi tassa. Ma il tempo degli annunci ormai è scaduto».
«Di questi temi ragioneremo, tra gli altri, con il presidente Luca Zaia, per la prima volta a confronto con gli imprenditori padovani – conclude Peghin -. E naturalmente di cento anni di industria padovana, in occasione del Centenario di Confindustria. Un compleanno importante, a cui abbiamo voluto dare un senso che vada oltre la rievocazione. Offrire la testimonianza di un secolo di storia economica e industriale, della trasformazione del territorio da area agricola a moderna economia industriale, per comunicare i valori, la cultura e l’impegno continuo con cui l’impresa padovana ha contribuito a costruire uno dei sistemi produttivi più avanzati d’Italia. Per capire il passato con gli occhi rivolti al futuro. E trarre lo slancio necessario a vincere le sfide di oggi e di domani».