Nella tarda serata di ieri i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Padova in casa di un pregiudicato residente vicino ad Este (Padova) hanno scovato e sequestrato 2 pistole mitragliatrici modello “Skorpion” calibro 7.65, con relativi caricatori, munizioni e dispositivo “silenziatore” artigianale ed un Revolver “Smith&Wesson” calibro 357 con relativo munizionamento e numerose cartucce di vario calibro.
La perquisizione, successivamente estesa all’Officina presso cui lavorava il proprietario della casa, Giuliano Vallese, 61enne arrestato un paio di settimane fa perchè in possesso di quasi dieci chili di cocaina, ha permesso inoltre di rinvenire e sequestrare una pistola artigianale, cal. 7,65, in avanzato stato di realizzazione, già dotata di due caricatori e relative cartucce.
Gli investigatori dei carabinieri ritengono che l’Officina fosse utilizzata come vero e proprio laboratorio per la costruzione di armi e parti di esse, come ad esempio i due silenziatori per le mitragliette “Skorpion” trovate nell’abitazione.
L’arsenale era occultato in un’intercapedine appositamente ricavata in un vano scala.
La perquisizione è stata disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova, a seguito dell’arresto di Giuliano Vallese,avvenuto il 12 agosto scorso. L’atto era mirato a verificare la presenza di ulteriori quantitativi di stupefacente, nonché di documentazione utile alle successive indagini.
Nei guai sono finite anche la moglie 66enne e la figlia 40enne del Vallese, arrestate con l’accusa di concorso in detenzione di armi da sparo e rinchiuse, in nottata, nel carcere femminile di Rovigo, a disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Padova, Roberto D’Angelo.
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