Un autentico fulmine a ciel sereno quello che si è abbattuto sui 4 lavoratori della Lundbeck che giovedì scorso sono stati licenziati con un preavviso di soli 3 giorni e che oggi si domandano come mantenere le loro famiglie. Un operaio, un quadro e due ricercatori. Quando una ristrutturazione aziendale coinvolge meno di 5 lavoratori la legge non impone alle aziende di avviare alcuna procedura, ma in diversi casi anche con numeri inferiori le aziende consultavano i sindacati e, se non altro, riuscivano a stabilire condizione di uscita più umane. Oggi, per la prima volta, nell’intera provincia di Padova, i lavoratori si vedono messi alla porta su due piedi senza spiegazioni, ricevendo semplicemente un biglietto da visita del legale della Multinazionale. Ennesimo capitolo di una Crisi economica che morde anche nel Nord Est, recrudescenza di un clima sempre più teso che pesa su interi comparti della produzione e che si fa più pesante proprio per i lavoratori. Sono mesi che il Partito Democratico lancia appelli al Governo perchè si faccia carico di dare risposte concrete alla crisi perchè i segnali sono da tempo fin troppo evidenti e vanno nella direzione pericolosa di uno smantellamento dei rapporti tra aziende e rappresentanze sindacali: le indagini trimestrali di Veneto Lavoro, che rilevano i numeri dei disoccupati e delle crisi in atto, parlano di molte realtà in difficoltà e di migliaia di persone, di famiglie alle prese con la perdita dei mezzi di sostentamento. Dopo la vicenda di Pomigliano si è aperto un capitolo drammatico: la crisi è costata molto e le aziende si sentono nella posizione di poter disporre dei lavoratori unilateralmente.
Ma in questo modo si rischia di generare scollamento sociale. Chi ha saputo fare fronte comune, come ad esempio la Carraro SpA, oggi con le nuove commesse, è in grado di interrompere la cassa integrazione ordinaria e straordinaria. In quel caso lavoratori e dirigenti hanno cercato pazientemente le soluzioni per arrivare alla fine di un periodo nero come quello di questi due lunghi anni. Ma discutendo, attraverso tavoli, trattative, confronti, sacrifici. Un esempio per tutte le Fabbriche del nostro territorio! Nelle logiche di una Multinazionale invece questi comportamenti virtuosi sembrano non trovare spazio, le trattative vengono evitate, i sindacati non vengono avvertiti, i lavoratori restano senza lavoro dall’oggi al domani.
E’ necessario adoperarsi fino in fondo perchè questo caso rimanga isolato, perchè questi quattro lavoratori non siano lasciati soli, non paghino da soli gli effetti della crisi, e risulta ancora più urgente ristabilire sedi di confronto tra le forze sociali in modo che situazioni analoghe non debbano ripetersi. Il Partito Democratico attraverso i suoi esponenti in tutte le istituzioni vuole dare il suo contributo e rimarrà a fianco dei lavoratori.
Gianluca Gaudenzio
Resp. Lavoro PD Padova