Soddisfazione in questura ed un comprensibile riserbo sulla identità dei tre fermati indiziati del delitto del marocchino 19enne Khalid Anoir, ucciso nella notte tra venerdì e sabato con cinque coltellate. “Voglio sottolineare con grande orgoglio – ha detto il questore Luigi Savina – il grande lavoro della squadra mobile e la grandissima conoscenza dei ragazzi delle volanti e dei poliziotti di quartiere, che dopo poche ore dall’omicidio di piazzale Cuoco erano già sotto casa degli indiziati del delitto. Sono felice ed orgoglioso di essere il questore di questi funzionari, ispettori e agenti di altissimo livello”.
Le identità e le foto dei tre fermati per l’omicidio non sono state diffuse per esigienze processuali. Le basi dei fermi di indiziato di delitto si basano per il momento principalmente sui riconoscimenti fotografici e personali da parte del testimone dell’assassinio, che aveva accompagnato Anoir all’appuntamento con dei connazionali. Emerge che l’omicidio sia stato mosso da parte di almeno uno dei tre fermati per questioni legate ad un prestito di denaro tra i 500 ed i 1000 euro. Già nei giorni precedenti all’omicidio Khalid Anoir era stato minacciato da uno dei suoi aggressori.
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Commentando il successo dei suoi uomini il questore Luigi Savina ha commentato l’arrivo di 50 uomini promessi dal capo della Polizia Antonio Manganelli in arrivo già domani mattina in città.
“L’arrivo di ulteriori 50 uomini del nucleo prevenzione crimine – spiega il questore Savina – permetterà di mettere in strada ogni giorno ed ogni notte sui tre turni un totale di circa 15 pattuglie in più. Già da domani pomeriggio le prime 6 supplementari saranno nelle strade di Padova. Verranno dislocate nelle zona più delicate della città: la Guizza e l’Arcella, quartieri dove si sono consumati i due delitti, ma anche al Portello ed in centro storico con funzioni di repressione dello spaccio e del crimine diffuso ma anche di prevenzione dei reati. Credo che questi poliziotti rimarranno a nostra disposizione a lungo”.
Sul fronte del secondo omicidio, quello avvenuto all’Arcella dove a perdere la vita è stato il tunisino pregiudicato Khaled Chokri, 35 anni, continuano le indagini del nucleo investigativo e dei carabinieri della compagnia di Padova. Nessuna informazione ufficiale da parte dei carabinieri che, da indiscrezioni non confermate, potrebbero essere già da ieri in possesso di foto e generalità dell’indiziato del delitto, ricercato in nottata senza esito dagli uomini dell’Arma.
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