Alajmo SpA, la società della famiglia Alajmo che gestisce tra l’altro “Le Calandre” a Rubano (Padova), uno tra i più importanti ristoranti italiani (uno dei sei in Italia con tre stelle Michelin, nonché 20° nella classifica dei migliori ristoranti del mondo stilata da Restaurant Magazine), ha varato un aumento di capitale che ha segnato l’ingresso nella compagine azionaria di Venice SpA, la controllata di Palladio Finanziaria attiva nel private equity, con una quota del 25% e un’opzione per salire al 35%.
L’ingresso della “Palladio” nel capitale societario, che resta saldamente nelle mani degli Alajmo, servirà a concretizzare le linee del business plan presentato dalla famiglia, il quale prevede uno sviluppo della società per azioni verso un orizzonte internazionale. Questo progetto, condiviso dalla finanziaria, è alla base della collaborazione tra le due società.
La “Alajmo S.p.A”, presieduta da Erminio Alajmo e della quale il figlio Raffaele è l’amministratore delegato, è la società titolare di tutti i brand Alajmo: i ristoranti “le Calandre”, “Il Calandrino” e “La Montecchia”, l’hotel “Maccaroni”, il negozio “In.gredienti”, la linea di prodotti con lo stesso marchio e, da ultimo, anche la linea di piatti e stoviglie “Alajmo design”.
È la prima volta che in Italia un investitore istituzionale investe sulla cucina italiana di altissima gamma ed è un segno di attenzione a una realtà che è il biglietto da visita del “made in Italy” nel mondo. Va ricordato, infatti, che lo chef della cucina è Massimiliano Alajmo, chef di fama internazionale, che è il più giovane al mondo ad avere ottenuto le tre stelle Michelin, a soli ventotto anni, nel 2002.
Nel mondo va ricordato – in parallelo all’operazione padovana – l’esempio del grande chef francese Paul Bocuse che di recente, per la prima volta, ha aperto il suo capitale a una partecipazione esterna, quella della banca Natixis, la quale apporterà i capitali che lo sosterranno nel suo programma di investimenti .