“Padova è dotata del migliore impianto di incenerimento dei rifiuti d’Europa”. A dirlo oggi durante una ricognizione alla terza linea dell’inceneritore di Padova è il presidente di Acegas Aps Cesare Pillon. Oggi per il nuovo maxi impianto, costato un investimento di 90 milioni di euro, è il primo giorno del test di ottimizzazione della linea che si aggiunge alle precedenti due. L’impianto permette nel suo complesso lo smaltimento dei rifiuti dell’intero bacino della provincia di Padova.
“Il recupero dell’energia termica della terza linea – aggiunge Pillon – permette una produzione massima di 15 megawatt di elettricità che viene conferita a Terna. Questa potenzialità permette di coprire il consumo di energia elettrica di 60mila famiglie, circa un quarto della popolazione di Padova. Il tutto con una emissione nell’atmosfera di circa un decimo degli inquinanti previsti come soglia massima dalla legge. Di fatto dalla ciminiera della nuova linea escono ossidi di azoto e anidride carbonica quanta ne producono due camion per autotrazione. Ma miglioreremo entro il prossimo anno anche sotto questo punto di vista: sono già stati stanziati i fondi per interventi migliorativi sulle precedenti due linee dell’inceneritore” Clicca qui per vedere il video della ricognizione al termovalorizzatore da parte del presidente di Acegas – Aps Cesare Pillon
Con le 282mila tonnellate anno di rifiuti che finiscono nel ciclo della raccolta differenziata, Padova i pone al 57% del totale di rifiuti urbani che non finiscono nell’inceneritore, al primo posto tra i comuni capoluogo in Italia.
“Stiamo studiando un sistema di raccolta porta a porta – ha annunciato Pillon – che permetterà la raccolta meccanizzata dei bidoncini casa per casa, che porterà ad un ulteriore incremento di questa percentuale già buona. L’obiettivo è quello di superare il 60% e proiettare Padova a ridosso del 70% in prospettiva, un obiettivo ambizioso anche a livello europeo, ma che si può raggiungere”.
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