“Oggi sono venuto per fare un sopralluogo, per capire quali sono i punti ancora difficili e per ribadire ai sindaci la nostra attenzione e il nostro impegno totale e il nostro contributo alla soluzione dei problemi”. Lo ha detto all’uscita dalla Prefettura di Padova il capo della Protezione civile Guido Bertolaso che nella sede del rappresentante del Governo ha incontrato una trentina di sindaci, oltre al prefetto Ennio Mario Sodano, al presidente della provincia di Padova Barbara Degani ed al sindaco di Padova Flavio Zanonato.
“Ho ricordato naturalmente a loro la dichiarazione dello stato di emergenza che c’è già stata da parte del Governo- ha aggiunto Bertolaso che prima di incontrare le autorità ha sorvolato in elicottero le aree del padovano più colpite dall’alluvione -, ho raccontato loro che anche sulla base delle difficoltà che mi hanno trasmesso domani predisporremo una ordinanza di Protezione civile che verrà firmata poi martedì dal Presidente del Consiglio, dopo che avrà ricevuto l’intesa da parte del Presidente della Regione, così come prevede la legge e lì vi saranno comprese tutte le iniziative e tutte le disposizioni per dare risposte immediate ai cittadini, sia per quanto riguarda i danni alle abitazioni, sia i problemi relativi al comparto agricolo, sia il fronte dei danni alle aziende”.
Stato non è assente
“Mi sembra che non ci siano le condizioni per parlare di uno Stato assente: innanzitutto perchè lo Stato è rappresentato dai comuni, dalla provincie dalla Regione e dal Governo nazionale. Si tratta di fare un lavoro condiviso, razionale, di evitare lo scaricabarile”.
Bovolenta ancora situazione grave
“Ho sorvolato la zona della provincia di Padova, poi sarò anche a Vicenza e a Verona, non trascuro nessuna parte di quelle che sono state le problematiche di questo territorio. Ho visto in particolare a Bovolenta ancora una situazione difficile: sappiamo che è un po’ il bacino che raccoglie tutte le acque di questa provincia, ma ho anche visto una massiccia presenza della protezione civile,ho visto l’esercito ho visto le colonne mobili delle diverse regioni. Ho visto centinaia di idrovore in funzione quindi mi pare che ci sia tutta la risposta necessaria di un Paese maturo ed organizzato sotto questo punto di vista “. Clicca qui per vedere il video della situazione a Bovolenta oggi pomeriggio
20 milioni solo per emergenza
“I primi 20 milioni di euro sono stati stanziati per pagare quello che si sta già facendo adesso. Per avere una vera quantificazione dei danni occorreranno almeno due settimane, poi si dirà, servono 100, 500 o mille milioni di euro. A quel punto chi di dovere chi ha il portafoglio del Paese e il parlamento dovranno garantire le disponibilità necessarie. I sindaci hanno bisogno delle idrovore e degli autospurgo, per pulire i campi e le strade, i cittadini hanno bisogno di mezzi per liberare le case dal fango, bisogna riaprire le scuole e ripristinare un minimo di attività ordinaria. Per pagare i danni relativi al comparto industriale, dei servizi, del sociale, dell’agricoltura e di quanti sono stati colpiti nelle abitazioni private occorrono finanziamenti che saranno quantificati nel corso delle prossime settimane quando avremo una stima dei danni perchè parlare di entità economiche dopo 24 ore oppure dopo 5 giorni da una emergenza di questo genere è difficilissimo perchè i danni non si possono ancora quantificare fino a quando l’acqua non se ne va via dappertutto”.
“Vorrei fare appello a tutti – ha aggiunto Bertolaso – in questi anni non abbiamo mai politicizzato l’emergenza evitiamo di farlo in questo caso”
Un miliardo di euro, valutazione in eccesso
“Probabilmente è una valutazione in eccesso ma certamente i danni, sicuramente, ammontano a diverse centinaia di milioni. Poi faremo la quantificazione, la farà il presidente della Regione perchè nell’ordinanza di protezione civile che verrà fatta domani e firmata martedì dal presidente del Consiglio sarà il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ad assumere il ruolo di Commissario per conto del Governo, quindi a lui verranno affidate tutte le responsabilità per quantificare i danni e per pagare sia le così dette somme urgenti sia gli interventi che dovranno essere fatti in futuro”.
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