Dall’Anci riceviamo e pubblichiamo: Niente tasse sui telefonini, vale anche per il Comune di Padova. Anciveneto ha appena ottenuto 250mila euro di rimborso a favore di Palazzo Moroni, dopo aver fatto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale contro l’Agenzia delle Entrate. Il principio, sostenuto dall’Anci regionale attraverso il proprio legale Emanuele Mazzaro, è sempre lo stesso: quella tassa di concessione governativa sulla telefonia mobile è ingiusta e illegittima. Il testo della sentenza, la 139/06/2010 depositata l’11 dicembre, lo ribadisce chiaramente: <<In conseguenza della liberalizzazione a opera del Nuovo Codice delle Telecomunicazioni (D.lgs 259/2003), lo Stato dismette la sua esclusiva disponibilità dell’etere, la cui utilizzazione era subordinata al rilascio di una concessione, per instaurare con i privati utilizzatori rapporti di tipo privatistico che non possono costituire presupposto di applicazione di una tassa. Il ricorso va pertanto accolto>>.
La Commissione Tributaria patavina si è espressa anche a beneficio di tre municipalità dell’Alta Padovana, che pure avevano fatto ricorso attraverso Anciveneto. Si tratta di Campodarsego, Piombino Dese e Loreggia, che hanno recuperato in tutto 30mila euro (sentenza 138/06/2010, anche in questo caso depositata l’11 dicembre).
Grande soddisfazione, intanto, per l’Associazione dei Comuni Veneti e per l’avvocato Mazzaro, che hanno avuto ragione per l’ennesima volta dinanzi agli organi della giustizia tributaria: da quando sono partiti con i ricorsi, circa un anno fa, hanno raccolto oltre 70 sentenze favorevoli e soltanto 3 contrarie.