Niente frutta e verdura in piazza delle Erbe venerdì. Commercianti arrabbiati

 

“Un affronto”. La mette giù dura Ilario Sattin, presidente degli ambulanti dell’Ascom di Padova, di fronte all’ennesimo “sfratto”, previsto per venerdì prossimo, 28 gennaio, del mercato di piazza dei Signori per far posto ad una manifestazione sindacale.
“E’ chiaro – continua Sattin – che nessuno di noi ce l’ha con quei lavoratori che hanno tutto il diritto di manifestare, ma è altrettanto chiaro che il Comune, che deve avere un quadro generale della situazione, non può penalizzare altri lavoratori, impedendogli di svolgere il proprio lavoro, peraltro senza nemmeno consultarli”.
E’ evidente che Sattin vede nel comportamento del Municipio una divisione in “figli e figliastri” ed una mancanza di ricerca di luoghi alternativi che pur potrebbero esserci.
“Più volte – aggiunge il presidente degli ambulanti dell’Ascom – abbiamo protestato di fronte alla scelta di piazza dei Signori dove, il venerdì, è presente un mercato con 41 operatori. Abbiamo indicato possibili alternative, ma sempre, purtroppo, le nostre proposte si sono infrante contro il muro di gomma di scelte a senso unico che finiscono per esasperare gli animi e costringerci a dire che la piazza, per usi diversi dal mercato, è perfettamente libera ogni lunedì”.
Insomma è polemica e nemmeno tanto velata.
“Non siamo più disponibili – chiarisce Sattin – ad essere trattati come gli ultimi paria del mondo del lavoro. Abbiamo la nostra dignità, abbiamo le nostre famiglie, abbiamo le nostre rappresentanze che devono (e sottolineo “devono”) essere sentite se le decisioni del Comune ci riguardano direttamente. Il diritto al lavoro è il primo diritto costituzionale di questo Paese, ma troppo spesso, quando il lavoro è quello degli ambulanti, sembra si faccia a gara per scordarsene. Siccome però questa è la nostra fonte di reddito, diciamo fin d’ora che una prossima volta non ci sarà nel senso che se il Comune dovesse imporci una nuova chiusura senza preventiva consultazione, noi potremo decidere di aprire i banchi “a sorpresa” in un posto qualsiasi del centro”.