Chi si aspettava che il click-day divenisse un caos incontrollabile sarà rimasto a bocca asciutta, le domande pervenute al Ministero dell’Interno al primo dei tre appuntamenti multimediali per l’inoltro della pratica di richiesta di regolarizzazione hanno portato all’evidenza dati molto interessanti per una lettura della realtà della nostra Regione.
In netta controtendenza rispetto a quanto previsto dal PD questa giornata di regolarizzazione ha fatto registrare un riscontro della realtà economica ed occupazionale del Veneto, sul totale delle 300.000 richieste nazionali, circa 35.000 sono pervenute dalla nostra Regione, molte, moltissime in meno rispetto a quelle che arrivarono nel biennio 2007/2008. Un segnale chiaro di come la richiesta di manodopera extracomunitaria abbia subito una brusca frenata dovendo fare i conti con una congiuntura economica sfavorevole anche per noi veneti. Gli stranieri vedono il nostro paese con una fisionomia sempre più lontana dall’Eldorado, il 75% circa delle richieste di regolarizzazione sono state inoltrate per colf e bandanti, i lavoratori subordinati sono sdolo una minima parte. Una delle preoccupazione che sorge riguarda l’effettiva pregressa presenza dei richiedenti sul nostro territorio, o meglio, coloro che hanno fatto domanda per legittimare la propria posizione nel nostro paese fanno o meno parte dei nuovi flussi previsti dal Ministero dell’Interno. Questo provvedimento non sarà mica una seconda sanatoria per badanti già presenti in Veneto che segue a quella già avvenuta lo scorso anno? Da uno studio della Fondazione Moresca risulta che un disoccupato su 4 è straniero, se così fosse, un condono di posizioni preesistenti aggraverebbe la situazione. Mi auguro che nella fase che seguirà gli altri due click-day le direzioni provinciali del lavoro e le Questure svolgano un controllo preciso e concedano di regolamentare la posizione esclusivamente a coloro che ne hanno realmente diritto.
Maurizio Conte
Assessore Regionale Lega Nord