Solisti Veneti in concerto per l’Unità d’Italia al Pollini

 

S’intitola “DALLE SCUOLE STORICHE ALL’UNITA’ D’ITALIA” il concerto che “I solisti veneti” in collaborazione con il Comune di Padova presenteranno a Padova la sera di domenica 17 aprile 2011 alle ore 17.30 all’auditorium Pollini.
Si tratta di una grande celebrazione in musica della più importante ricorrenza nazionale di quest’anno 2011: come è noto infatti l’unità d’Italia fu raggiunta sul piano civile e politico centocinquant’anno or sono, esattamente nel 1861. Una ricorrenza di primaria importanza che “I SOLISTI VENETI” diretti da Claudio SCIMONE hanno deciso di festeggiare con un esclusivo programma di specifiche composizioni musicali. La musica infatti non fu certo estranea ai grandi moti che lungo la prima metà dell’Ottocento portarono gradatamente all’unificazione della nazione italiana, anzi al contrario ne fu grande protagonista: tutti rammentano i grandi temi nazionalistici che pervadono il repertorio operistico ottocentesco e storicamente furono numerosi gli episodi rivoluzionari legati alla “prima” di alcuni melodrammi: ne furono testimoni i maggiori Teatri italiani, dalla Scala alla Fenice, e non una sola volta le rappresentazioni furono sospese o addirittura proibite dalle potenze allora dominanti l’Italia. Tali avvenimenti sono ancor’oggi popolarmente noti, quel che invece appare oggi dimenticato è il grande fiorire di letteratura strumentale ispirata ai grandi temi della libertà d’Italia, della sua unità ed indipendenza, i grandi ideali che hanno vivificato e talora surriscaldato il patriottismo italiano per un secolo intero: essi sono spesso poesie, inni, ma anche fantasie strumentali su celebri temi d’opera e ancora un’infinità di composizioni legate a singoli momenti della storia della nuova nazione, prima e dopo la sua unificazione. Si tratta quasi sempre di pagine musicali di altissimo interesse, sulle quali primario si è focalizzato l’interesse de “I Solisti Veneti”. Ma non solo: il programma del prossimo 17 aprile infatti non si limita a riproporre alcune di tali importanti e spesso inedite pagine musicali ma traccia un percorso storico di maggior respiro e ampiezza, sottolineando in musica una sorta di unità italiana precedente a quella politica: la sua unità artistica. In tempi lungamente precedenti il 1861 infatti l’Italia vantava almeno tre importanti scuole musicali – Venezia, Roma e Napoli (concentrandosi solo sulle più importanti, in verità esse sarebbero di più!) – con propria fisionomia e personalità e tuttavia impegnate in un tale, fitto, attivo e produttivo scambio di idee ed innovazioni musicali da dare veramente una sensazione di autentica unità artistica, in Italia, immagine esaltante di uno spirito creativo, quello italiano, allora ammirato e imitato in tutta Europa. Ecco così la trama fitta e ricca di significati del programma del prossimo 17 aprile, nel quale dapprima le singole scuole musicali d’Italia saranno rappresentate dai loro massimi campioni: Antonio Vivaldi con il suo celebre Concerto in mi maggiore op. 8 n. 1 “La Primavera” per la scuola veneziana, Domenico Cimarosa con l’orami quasi romantico Concerto in do minore per oboe e archi per la scuola napoletana, Arcangelo Corelli, grande principe della scuola strumentale romana, con la mirabile “Fuga Perfetta” che egli compose firmandola con l’anagramma del proprio nome: Gallario Riccoleno. Un excursus panoramico attraverso l’Italia preottocentesca che sfocerà poi nell’immortale mondo degli operisti che tanto hanno celebrato in musica l’orgoglio italiano: da Rossini, con le virtuosistiche Variazioni in mi bemolle maggiore per clarinetto e archi a Puccini con l’Elegia per archi “Crisantemi”, che non tutti sanno essere stata scritta nel 1890 alla memoria di Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, al troppo spesso dimenticato Saverio Mercadante, con la sua eloquente Sinfonia “Garibaldi”, elaborata sull’”Inno di Garibaldi”. La serata non poteva tuttavia che concludersi nel nome di Verdi, leggendario cantore ottocentesco dell’orgoglio italiano, presentandone il massimo capolavoro strumentale: il celebre Quartetto per archi in mi minore nella ricca versione per orchestra d’archi che l’Autore stesso raccomandò in una sua oggi famosissima lettera.  

BIGLIETTI. Per informazioni rivolgersi a PADOVA presso Gabbia (Via Dante, 8 – tel. 049.8751166), Musica Musica (Galleria Altinate, 20/22 – tel. 049.8761545) e presso l’Ente “I SOLISTI VENETI” (Piazzale Pontecorvo 4/a – tel. 049.666128).