Un algerino di 39 anni si è tolto la vita impiccandosi all’interno della propria cella al carcere Due Palazzi di Padova. Si tratta di Mehedi Kadi, condannato con pena definitiva al carcere fino al 2023 per rapina e tentato omicidio. L’uomo, trasferito nel carcere di Padova da pochi giorni, ha deciso di uccidersi quando è rimasto solo in cella mentre gli altri compagni di reclusione usufruivano dell’ora d’aria pomeridiana. Kadi era stato arrestato nell’ottobre del 2008 a seguito di una rapina avvenuta in una villetta di Creazzo (Vicenza). Per “vendicarsi” della famiglia Goldstein che l’algerino riteneva responsabile della separazione dall’ex moglie, un tempo baby sitter per la famiglia vicentina, Mehedi Kadi era entrato in casa aggredendo il figlio della coppia. Kadi, una volta penetrato nella villa col volto coperto, ha costretto prima il ragazzo ad aprire la cassaforte e a farsi dare una decina di migliaia di euro in contante; poi gli ha stretto attorno al collo un sacchetto di cellophane, facendogli mancare il respiro. L’algerino aveva poi accoltellato più volte Simo Goldstein fino a quando ad intervenire non è stata Anna Condorelli, psicologa, che ha tramortito lo straniero rompendogli un vaso di vetro in testa.
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