Due incensurati insospettabili, Pamela Corretti, 27 anni e Christian Rigoni, 36 anni sono stati posti al regime degli arresti domiciliari questa mattina all’alba dagli uomini della squadra mobile di Padova.
L’accusa, per i due insospettabili, ex fidanzati, e’ quella di essere soci in affari nella creazione e gestione di un vasto giro di prostituzione ”part time” a cui avrebbero partecipato, con tempi e modi diversi una dozzina di prostitute venete, in maggioranza padovane. Tutte giovani tra i 20 ed i trent’anni, italiane, impiegate come bariste e commesse che pero’ di notte nei week end si rendevano disponibili ad incontri a cena, con dopocena piccante in lussuosi alberghi del Veneto con facoltosi professionisti in cerca di sesso a pagamento.
In tutto un centinaio di clienti, uno dei quali, un architetto cinquantenne, e’ stato oggetto di una delle quattro perquisizioni disposte assieme alle due ordinanze di custodia cautelare dal giudice per le indagini preliminari Paola Cameran su proposta del pubblico ministero titolare delle indagini Federica Baccaglini. Compenso medio di una serata di sesso mercenario per le ragazze, 200 euro. Soldi che in parte venivano intascati dai due arrestati, a cui gli investigatori agli ordini del vice questore aggiunto Marco Cali’ contestano il reato di sfruttamento della prostituzione. I potenziali clienti venivano agganciati dalla coppia che metteva a disposizione le ragazze attraverso alcuni siti internet di annunci gratuiti.
Un business che rendeva piuttosto bene dato che in media Pamela Corretti e Christian Rigoni riuscivano a fissare un paio di appuntamenti a sfondo sessuale nei fine settimana piu’ altrettante serate extra infrasettimanali. (ANSA).
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